Confartigianato Fvg e i donatori di sangue siglano un patto per l’autosufficienza
Sarà una commissione composta da due rappresentanti di Confartigianato Imprese FVG e da due rappresentanti di Fidas FVG ad attuare e monitorare i risultati del protocollo di intesa di durata triennale (2018/2020) siglato dal presidente di Confartigianato regionale Graziano Tilatti e dal suo omologo Fidas Tiziano Chiarandini, accompagnato dal vice presidente nazionale vicario Feliciano Medeot, con l’obiettivo di incentivare il dono del sangue in regione. È la prima volta in Italia che si sigla un sodalizio tra il mondo del lavoro e la Federazione che riunisce le associazioni dei donatori.
Considerato che l’Italia a oggi non è ancora autosufficiente in materia di sangue e di emoderivati e che l’autosufficienza è condizione fondamentale per garantire la salute della popolazione e favorire il conseguimento della qualità e della sicurezza in ambito trasfusionale, il protocollo sottolinea che “tale obiettivo è raggiungibile solo attraverso la donazione volontaria e periodica e gratuita di sangue: un atto concreto, immediato ed efficace di solidarietà, finalizzato a salvare ogni giorno vite umane”.
Al fine di realizzare tale scopo, “Confartigianato Imprese FVG, si dichiara disponibile a collaborare con Fidas FVG e le associazioni ad essa aderenti, “sensibilizzando i titolari e i dipendenti delle imprese associate, “in merito alla attività di donazione di sangue intero ed emo-componenti”.
Una firma accompagnato da sentimenti di “grande soddisfazione” da parte del presidente di Confartigianato Fvg Tilatti, personalmente donatore Afds con 50 donazioni. “Sono orgoglioso che siano gli artigiani Fvg a firmare la prima convenzione di questo tipo in Italia – ha detto – e ritengo che una tale azioni sia chiara espressione dell’assunzione di responsabilità sociale delle imprese artigiane”. Particolare “soddisfazione” l’ha espressa anche il presidente Fidas Chiarandini, poiché “questo atto introduce anche nel mondo del lavoro la donazione programmata e garantisce la continuità lavorativa alle aziende”.
Il protocollo, inoltre, stabilisce “il comune interesse a sviluppare ulteriormente la collaborazione attraverso la promozione di un progetti di sensibilizzazione alla cultura della solidarietà e del dono, ma anche di educazione sanitaria, promozione della salute e di stili di vita sani e positivi tra la popolazione”.
Sono oggetto del protocollo, dunque, azioni congiunte di “promozione, informazione, diffusione di materiale divulgativo, sostegno a esperienze di ricerca e di studio, organizzazione di eventi e manifestazioni, utilizzo dei rispetti siti per comunicare le diverse iniziative”.