Conferita la cittadinanza onoraria di Chiusaforte al Milite Ignoto
Il consiglio comunale di Chiusaforte durante la sua ultima seduta ha conferito all’unanimità la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto proposta dall’A.N.C.I.
“Riconoscimento ancor più significativo stante l’arrivo ad Aquileia della bandiera tricolore che avvolse il feretro che lo conteneva e lo accompagnò lungo il percorso che proprio un secolo fa, precisamente il 29 ottobre, con un convoglio ferroviario raggiunse Roma, per essere collocato definitivamente all’Altare della Patria”, ha ricordato a margine il sindaco Fabrizio Fuccaro.
Un omaggio ai tanti caduti della Grande Guerra rimasti senza nome (solo a Redipuglia sono 60.000) e a Maria Bergomas di Gradisca d’Isonzo, madre di uno di loro, che scelse la bara fra le undici esposte in Basilica, diventando simbolicamente la madre di tutti i militi ignoti d’Italia.
Chiusaforte durante la Prima guerra mondiale pagò un sacrificio altissimo, essendo la prima linea del fronte, nella zona di Sella Nevea, tra il Montasio e la catena del monte Canin, conosciuto dal titolo di uno dei più famosi canti alpini legati al tragico evento. Inoltre la Val Raccolana fu una delle direttrici durante l’autunno 1917 della rotta di Caporetto. Il paese fu occupato prima dalle truppe del regno sabaudo e, da allora a fine conflitto, da quelle dell’esercito imperiale degli Asburgo e dai suoi alleati, provocando grandi sofferenze alla popolazione.