Il Consiglio Regionale omaggia Salvatore Varisco
A due settimane dalla scomparsa, l’Aula ha ricordato Salvatore Varisco, già assessore regionale alla ricostruzione, nato a Gemona del Friuli nel 1928, città dove ha sempre vissuto.
Diplomatosi in ragioneria, divenne giovanissimo funzionario bancario accompagnando il lavoro con la passione per la politica e l’impegno civile e sociale.
Aderì all’Azione cattolica e alla Democrazia cristiana, partito con cui venne eletto consigliere comunale nel 1956. Entrò in Consiglio regionale nella prima legislatura del 1964 e dal 1968 al 1980 ricoprì la carica di assessore ai trasporti e alla cooperazione prima, agli Enti locali poi, ma anche quella di vicepresidente del Consiglio regionale e presidente della Commissione speciale per il terremoto. Nel 1980 venne eletto assessore regionale alla ricostruzione andando a concludere una lunga esperienza che l’aveva visto impegnato sul versante della rinascita delle zone terremotate e della sua Gemona.
Anche se l’attività politica per Salvatore Varisco si era conclusa da vent’anni, era sempre presente nella vita della comunità, soprattutto quando si dovevano fare scelte importanti. L’impegno politico era per lui un servizio e ricordava di averlo maturato da giovane studiando dai padri Stimmatini e frequentando l’Azione cattolica perché, sottolineava, ognuno fa politica nella misura in cui si impegna a migliorare ciò che gli sta attorno. Quando interveniva ricordava il rispetto per le istituzioni che aveva sempre avuto, perché nasceva dal rispetto che lui aveva per le singole persone, per le loro storie vissute.
La grande partecipazione alle sue esequie non è stata soltanto un saluto a un protagonista della nostra Regione, ma anche a una figura di politico del secolo scorso oggi difficilmente rintracciabile, quella di un uomo innamorato del suo Friuli, a cui lui non aveva mai smesso di dare il proprio contributo.
Gli ultimi impegni politico-amministrativi lo videro ricoprire dal 1985 al 1990 il ruolo di consigliere comunale di Gemona e di consigliere provinciale.
Pur essendo un uomo schivo, sapeva di aver scritto una pagina importante per il Friuli e lo stesso presidente Mattarella ha voluto onorarlo poche settimane fa conferendogli il titolo di commendatore al merito della Repubblica italiana, nell’anno del quarantesimo del terremoto (nella foto).
Le condoglianze del Consiglio regionale sono state trasmesse al figlio Giuseppe e ai suoi familiari, prima di rispettare un minuto di raccoglimento.