Contributi Regione FVG, per l’imprenditoria giovanile ammesse le spese Covid
“Introduciamo anche nell’ambito produttivo dell’imprenditoria giovanile alcuni cambiamenti che consentiranno ai beneficiari della contribuzione regionale di poter rendicontare una serie di spese dovute all’emergenza sanitaria. Oltre a ciò, abbiamo anche previsto un significativo processo di semplificazione relativamente alla procedura della presentazione delle domande”.
Così l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, a margine dell’approvazione in via preliminare da parte della Giunta della delibera sulla modifica al regolamento concernente criteri e modalità per la concessione di contributi a sostegno dei progetti di imprenditoria giovanile.
Nel dettaglio del provvedimento illustrato dallo stesso Bini all’Esecutivo regionale, si prevede, per le imprese che abbiano presentato domanda di contributo nel 2019 e non abbiano ancora presentato la rendicontazione, di allargare i tempi della proroga per la presentazione della rendicontazione dagli attuali 60 giorni a 6 mesi.
Inoltre il contributo viene mantenuto anche in caso di modifiche progettuali (dovute al Covid) che hanno dovuto richiedere nuove spese; tra queste, quelle per: dispositivi di protezione individuale; attrezzature e apparecchi per la sicurezza nei luoghi di lavoro; impianti funzionali a sistemi di controllo finalizzati a garantire il rispetto delle misure di sicurezza e di distanziamento sociale nei luoghi di lavoro; macchinari e attrezzature per la sanificazione, disinfezione e sterilizzazione degli ambienti o strumenti di lavoro; hardware e software finalizzati a garantire il rispetto delle misure di sicurezza sociale nei luoghi di lavoro nonché a promuovere lo sviluppo di soluzioni di e-commerce attraverso strumenti di digitalizzazione.
Infine, vengono introdotte una serie di misure che riguardano la semplificazione della procedura di presentazione delle future domande di contributo, sia attraverso l’utilizzo della firma digitale sia con la scansione di firma autografa trasmessa via Pec.
“Con questo provvedimento – ha concluso Bini -, come fatto per altri settori, cerchiamo di reagire attivamente all’impatto che la pandemia sta avendo sul tessuto economico regionale, offrendo concretamente delle risposte a tutela della produttività e del lavoro”