Coopca, assemblea rinviata a settembre. Appello per i rimborsi ai prestatori ritardatari
Slittano a settembre i titoli di coda su Coopca, la cooperativa carnica finita in dissesto finanziario ed attualmente soggetta a procedura concordataria e a liquidazione. Ieri era stata riconvocata l’assemblea generale dei soci che avrebbe dovuto votare il definitivo scioglimento volontario della società, assieme ai bilanci 2014 e 2015. Ma ancora una volta i soci, attraverso il portavoce Giuseppe Fabbro, si sono presi la rivincita sui liquidatori di Coopca, mettendo ai voti il rinvio dell’assise in quanto i documenti contabili non erano stati forniti nei tempi tecnici previsti. Gli stessi liquidatori (Sgura, Rizza e Pittoni) hanno ammesso il ritardo “dovuto – hanno motivato – a complicazioni nelle comunicazioni dei dati e al procrastinarsi degli incassi spettanti dai premi dei fornitori”, comprendendo le rimostranze ma al contempo chiedendo il rinvio dei soli punti inerenti al bilancio 2015.
Dopo una serie di polemiche e battibecchi tra la platea (150 i presenti) e i manager che stanno seguendo la procedura concordataria, si è decisa una sospensione per cercare un punto di contatto rispetto alle diverse posizioni, alla fine però la proposta dei liquidatori è stata respinta mentre quella dei soci è stata accolta e l’assemblea si dovrà ritrovare in un periodo compreso tra il 10 e il 20 settembre.
Per quanto riguarda i conti, è stato Sgura a rendere noto che “le cifre attualmente incamerate con le liquidazioni dei beni confermano le previsioni del piano concordatario, con lievi miglioramenti ovvero minori perdite rispetto a quelle previste; prossimamente – ha spiegato – sarà raggiunta la quota prefissata per il pagamento di tutti i crediti privilegiati, vincolo necessario a rendere valido il concordato, con chance ulteriori di ristorno di una minima quota anche per i chirografari”. E proprio a questi ultimi, ovvero i soci prestatori, è stato rivolto un appello per accelerare le comunicazioni al Comitato Solidarietà Attiva (Coop Allenza 3.0) dei rispettivi crediti di libretto, così da poter procedere nell’iter dell’atto di liberalità del 50% di rimborso promesso dal mondo cooperativo per coloro che si sono visti andare in fumo i risparmi di una vita. Al momento hanno ottemperato solo 1870 dei 3100 soci aventi diritto.
Belle figure di “cioccolata” hanno fatto i signori liquidatori. Che provvedimenti prenderà l’Ordine Professionale a salvaguardia della immagine degli iscritti ? Non mi meraviglierei se non venisse preso alcun provvedimento !!!. Questi signori non solo non conoscono l’etica professionale, ma neppure il codice civile !!!!