Coopca, l’assemblea decreta lo scioglimento della società e boccia i bilanci
E’ andato in scena ieri sera l’epilogo di Coopca, la storica cooperativa carnica che ha chiesto il concordato preventivo dal novembre 2014 dopo il noto crack che l’ha coinvolta. Oltre quattro ore di riunione durante le quali ancora una volta non sono mancate recriminazioni, schermaglie, punzecchiature e sfoghi tra gli stessi soci (132 i presenti) e i liquidatori.
Su tutte è spiccata quella del socio Alessandro Cosano che ha chiesto all’assemblea di accogliere una richiesta di avvio di azione di responsabilità, non solo nei confronti dei passati amministratori e sindaci (come già deliberato ad aprile) ma anche nei confronti della Regione Friuli Venezia Giulia e delle associazioni di categoria del mondo cooperativo “per aver avvallato a suo tempo la nomina dell’allora presidente di Coopca Giacomo Cortiula all’interno del consiglio economico di Finreco, il Consorzio Regionale Garanzia Fidi Società Cooperativa”.
A seguire il bilancio d’esercizio 2014, già bocciato tre volte nelle precedenti assemblee, è stato ri-posto in votazione come previsto dalla normativa, ed ancora una volta ha ricevuto un voto negativo da parte dell’assemblea; stessa sorte, con in più una infinita discussione sulle varie poste, è toccata al bilancio d’esercizio 2015 (chiuso in perdita per oltre 11 milioni di euro), per il quale il portavoce del comitato dei soci prestatori Giuseppe Fabbro, ha chiesto spiegazioni su diverse voci, definite “incomprensibili ed inaccettabili”, come l’aumento nell’ultimo anno, dal 10 al 15 per cento, delle spese per servizi, tra cui manutenzioni, pubblicità, compensi vari. Nominata invece la società di revisione legale, necessaria a poter permettere al collegio sindacale di verificare i documenti contabili.
E’ stato reso noto inoltre che la procedura concorsuale attualmente ha in cassa 9 milioni di euro di liquidità, dopo aver già saldato debiti a dipendenti e banche per 12 milioni di euro.
Gli ultimi due punti all’ordine del giorno erano quelli chiave, c’era da scegliere lo scioglimento della società o per perdita di capitale sociale o per deliberazione dell’assemblea: il comitato dei soci prestatori ha indicato la seconda soluzione, con il vincolo delle dimissioni da parte degli attuali liquidatori Sgrua-Pittoni-Rizza e contestuale loro sostituzione con l’indicazione di Luigino Battiston, quale presidente e legale rappresentante, e Giovanni Toffoli.
Entro fine mese è attesa invece la chiusura delle indagini da parte della Procura di Udine.