Coopca, Tondo chiede l’intervento di Serracchiani
La politica delle parole diventi la politica dei fatti affinché si possa trovare una soluzione all’assurda situazione in cui si trovano i soci-prestatori della Cooperativa carnica di consumo (Coopca) i cui libretti di deposito “virtuali” saranno conteggiati nell’Isee escludendo, così, molti di loro dai sostegni del welfare.
Così il presidente di Autonomia Responsabile in Consiglio regionale, Renzo Tondo, che chiede alla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani un intervento deciso.
Tondo aggiunge: “La presidente Serracchiani, che è numero due del PD a livello nazionale, ha ora l’occasione di far vedere quanto pesa a Roma attraverso un intervento sul ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, il quale, oggettivamente, non può restare indifferente alla questione. Questa imbarazzante situazione potrebbe essere anche il punto da cui partire per rivedere tutto il sistema cooperativo, che ha bisogno di rassicurazioni in termini generali. Se la Serracchiani conta qualcosa come vice di Matteo Renzi – conclude Tondo -, questo è il momento di mostrare i muscoli.”
L’AGGIORNAMENTO SU TRATTATIVE E CONCORDATO
Il monitoraggio è giornaliero ma ancora nessuna decisione su chiusure anticipate dei negozi. E mentre proseguono le analisi sulle vendite, i liquidatori di Coopca assieme al legale Giuseppe Campeis lavorano per preparare il terreno in vista delle aste che sarà chiamato ad indire il liquidatore giudiziale. “Stiamo strutturando i bandi per tutti gli asset destinati alla cessione – illustrano – così da accorciare i tempi, in attesa della nomina del Tribunale, prevista per fine mese. E’ evidente comunque – specificano – che tali procedure, pur istruite, non si renderanno necessarie per quei negozi od avviamenti il cui valore delle offerte risulti più elevato del valore iscritto nel piano di concordato”.
LE NOVITA’ DALLA PROCURA
Secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto, dopo la richiesta di proroga alle indagini preliminari, che vedono coinvolte undici persone tra membri del Cda e revisori dei conti della cooperativa nei confronti delle quali si ipotizzano i reati di bancarotta fraudolenta aggravata, false comunicazioni sociali e abusivo esercizio del credito, il pm titolare del fascicolo, Elisa Calligaris, ha avanzato al gip Matteo Carlisi istanza di proroga del termine anche delle indagini preliminari – in scadenza il 9 ottobre – riferite ai due professionisti “esterni” alla struttura di CoopCa in qualità di autori di alcune perizie relative a edifici di CoopCa e di Immobilcoopca.