Coronavirus, dalla Regione Fvg disposizioni urgenti per i settori cultura e sport
Slittamento dei termini per la presentazione di rendicontazione; nessun rischio di mandare a economia incentivi già concessi anche nel caso in cui manifestazioni culturali o sportive siano state modificate a causa dell’emergenza coronavirus; erogazione in anticipo dell’intero contributo per l’acquisto di attrezzature sportive mobili; possibilità di tenere fermi in contributi già concessi per l’organizzazione di manifestazioni sportive e culturali anche in caso di annullamento, purché il beneficiario riprogrammi successivamente la manifestazione.
Sono alcune delle principali previsioni dello schema del disegno di legge, presentato dall’assessore regionale alla Cultura e Sport, Tiziana Gibelli, e approvato in via preliminare dalla Giunta, per porre in campo una serie di disposizioni urgenti per contenere le conseguenze derivanti dall’emergenza epidemiologica in corso nell’ambito dei settori della cultura e dello sport.
“Il mondo della cultura e quello dello sport – rileva Gibelli – sono sicuramente tra i più colpiti dall’emergenza legata a Covid-19. È evidente, infatti, che con le misure di distanziamento sociale gran parte degli eventi e delle manifestazioni sono stati cancellati nelle loro forme originarie. Naturalmente si punta ad un recupero nei mesi autunnali ed invernali, ma intanto le associazioni hanno bisogno di fondi per sopravvivere. Per questo, oltre alle misure contenute nel ddl regionale, nei giorni scorsi anche in qualità di coordinatore della Commissione Beni e Attività Culturali della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ho incontrato il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, e il ministro allo Sport, Vincenzo Spadafora, per sensibilizzarli su un congruo finanziamento dei due settori”.
Per sostenere gli operatori culturali e quelli sportivi, si uniformano le tipologie di aiuti messi in campo, prevedendo, tra l’altro, un ampliamento delle spese ammissibili e una riduzione dei limiti previsti dalle discipline di settore (in particolare per le spese di funzionamento), al fine di garantire liquidità agli operatori e conseguentemente salvaguardare i posti di lavoro dei sistemi cultura e sport.
Si concede più tempo per la presentazione della rendicontazione e, in particolare i termini si allungano al 31 gennaio del 2021 per l’avviso sui progetti educativi e didattici sulla Prima guerra mondiale, alla legge giovani e all’avviso di promozione della cultura storica ed etnografica e al 30 novembre 2020 per le altre disposizioni sulle attività culturali, anche per allineare le scadenze con le previsioni della legge regionale 5/2020.
Viene fatta salva l’entità degli incentivi concessi a valere sulle disposizioni della legge regionale 16/2014 e su altre in materia di attività culturali nonchè su alcune disposizioni della legge regionale 8/2003 in materia di sport, senza la necessità di procedere ad una rideterminazione dell’incentivo qualora il programma venga modificato a causa dei provvedimenti connessi all’emergenza.
Si consente, inoltre, al beneficiario di trattenere la parte del contributo eventualmente non rendicontato, a titolo di sovvenzione. In tali casi si è tenuti a relazionare sull’utilizzo di tale parte trattenuta, a titolo di rendicontazione. Infine, si prevede la cumulabilità di tale sovvenzione con ulteriori incentivi, indennizzi, comunque denominati, riconosciuti per le medesime finalità.
Viene concesso di presentare domanda per il finanziamento di interventi di manutenzione ordinaria, miglioramento funzionale, messa in sicurezza, nonché di adeguamento tecnologico della dotazione strutturale e delle attrezzature tecniche delle sale teatrali, in capo alle sale teatrali del circuito dell’Ente Teatrale Regionale del Friuli Venezia Giulia (Ert) e alle sale teatrali di proprietà di enti locali che risultino associati all’Ert. Si elimina quindi una preclusione giustificata all’epoca da un contributo straordinario che era stato dato all’Ert per la manutenzione delle sale del suo circuito e che ora non ha più ragion d’esistere.
In riferimento ai progetti triennali di attività culturali già attuate e che si svolgeranno nel corso del 2020 (anche qualora riferite ai progetti oggetto di finanziamento per il triennio 2017-2019), in conseguenza dei provvedimenti connessi all’emergenza epidemiologica, verrà tenuto conto delle modifiche che si ripercuoteranno inevitabilmente sia sulle caratteristiche “qualitative” e “quantitative” dei progetti. Le disposizioni, quindi, hanno lo scopo di “neutralizzare” la consistenza degli indicatori di risultato del 2020, che verranno utilizzati in occasione della valutazione delle attività svolte nel 2020, propedeutica alla determinazione dell’entità di contributo per il 2021, per evitare la rideterminazione e la revoca prevista in caso di modifica sostanziale dei progetti. Analoga clausola transitoria viene prevista con riferimento ai requisiti richiesti nei Regolamenti di settore per l’accesso ed il mantenimento del finanziamento triennale.
Quanto al termine del 30 ottobre 2020 per la presentazione della domanda per la concessione degli incentivi relativi all’annualità 2021, viene stabilito che esso possa essere prorogato con deliberazione della Giunta regionale.
Alcune norme del ddl riguardano l’art bonus, riducendo gli importi della misura minima del finanziamento dei progetti per poter accedere al contributo (solo per 2020 e 2021): si prevedono 2.000 euro per le micro imprese, 3.000 euro per le piccole imprese e 5.000 euro per le medie e grandi imprese e per le fondazioni. Tra i progetti finanziabili è stato inserito anche “I favolosi ONU 17”.
Infine, il ddl prevede il sostegno dell’attività dei musei privati riconosciuti di interesse regionale con uno stanziamento di 50.000 euro all’Arcidiocesi di Udine per il sostegno delle attività del Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo; 60.000 euro alla Fondazione Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” e 40.000 euro alla Comunità ebraica di Trieste per il Museo “Carlo e Vera Wagner”. Confermati poi i contributi concessi nel 2018 per la realizzazione di progetti didattici inerenti i fatti della prima guerra mondiale.
(nella foto l’assessore Gibelli)