Coronavirus, guarita la prima positiva della Casa di Riposo di Gemona
“E’ guarita l’ospite positiva rimasta fin dal primo giorno alla Casa di Riposo, a confermarlo sono stati i due tamponi con esito negativo”.
Lo annuncia il sindaco di Gemona Roberto Revelant, che aggiunge: “Non è stato necessario trasferire la paziente in ospedale, perché le cure e le attenzioni prestate all’interno del centro anziani, le hanno consentito di recuperare e lasciare alle spalle il Covid-19. A comunicarcelo, assieme al Dipartimento di Prevenzione, è stato il vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi, che ringrazio per la straordinaria ed encomiabile dedizione nella gestione di questa emergenza, ed è senz’altro un messaggio di speranza per la comunità ma soprattutto per gli altri pazienti che si trovano in situazioni simili nelle residenze protette di tutta la regione”.
“Le competenze e l’impegno di tutti i meravigliosi operatori interni e del personale medico hanno portato a questo importante risultato – prosegue Revelant -. Il merito ed i ringraziamenti vanno pertanto a loro che quotidianamente si spendono per garantire le migliori condizioni di sicurezza all’interno della struttura. È evidente che alta è l’apprensione e la preoccupazione per i propri cari da parte dei familiari degli ospiti delle case di riposo, ma vanno rassicurati: tutto quanto è possibile fare viene fatto e verrà fatto anche in futuro. Siamo consapevoli che si tratta di utenti deboli e fragili, non autosufficienti, e che probabilmente portano con loro anche patologie pregresse – conclude il sindaco di Gemona –, ma è proprio per questo che si stanno mettendo in campo tutte le energie a disposizione per proteggere queste persone da questo terribile virus, un nemico invisibile con il quale dovremo convivere ancora per periodo temporale ancora incerto”.
Queste le parole dell’assessore Riccardi: “Siamo impegnati nel fronteggiare questo virus sconosciuto. Il nostro lavoro riguarda tutti a partire dai nostri anziani secondo un modello che deve garantire cure limitando di stravolgere il più possibile le loro abitudini. Curare le persone senza traferirle in ospedale rappresenta la priorità delle azioni arrivate dai percorsi stabiliti dagli esperti. Il caso di Gemona conferma per quello che si sta facendo”.