Coronavirus, il Consiglio regionale Fvg approva all’unanimità le misure a sostegno dell’economia
Le prime misure urgenti per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid 19 sono diventate legge con il voto unanime (36 sì) dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia presieduta da Piero Mauro Zanin – presente la Giunta con il governatore Massimiliano Fedriga e gli assessori Sergio Emidio Bini e Barbara Zilli – riunita a Udine nell’Auditorium Antonio Comelli della Regione secondo una modalità operativa dettata da una situazione straordinaria che, ha evidenziato Zanin, potrà rappresentare una formula applicabile anche in altre circostanze emergenziali.
In precedenza il testo era passato al vaglio della II Commissione competente per materia e che, presieduta da Alberto Budai (Lega), l’aveva votato all’unanimità, scegliendo come relatore unico il capogruppo di Progetto Fvg/Ar, Mauro Di Bert. Alla Commissione prima e all’Assemblea poi, Bini ha ribadito che le norme portate al voto sono solo le prime misure urgenti per dare ristoro principalmente a commercio e turismo, che metteranno in circuito 33,4 milioni di euro, e che ulteriori interventi saranno presto definiti per andare incontro alle esigenze dell’intero sistema economico, con particolare attenzione al comparto artigianato, anche alla luce dei contenuti dell’atteso intervento statale.
La convergenza di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, auspicata da Di Bert nel suo intervento di relatore, ha trovato puntuale espressione nel voto finale, pur registrando in sede di dibattito e poi di dichiarazioni di voto sollecitazioni da parte dei consiglieri – da Sibau (Progetto Fvg/Ar a Sergo (M5s), da Liguori e Centis (Cittadini) a Cosolini e Shaurli (Pd), fino a Honsell (Open Sinistra Fvg) – a considerare le istanze di diversi settori al momento esclusi, curando una sorta di agenda delle urgenze che possa guidare le scelte nella stesura dei prossimi interventi e in vista delle manovre di assestamento di bilancio.
Un atteggiamento di responsabilità e coesione, pur nella differenza delle posizioni, ribadito da tutti, insieme con la disponibilità a una collaborazione costruttiva nello spirito della solidarietà e dell’unità necessarie in momenti come questo.
Trasversale anche il ringraziamento agli operatori della sanità e della Protezione civile per l’impegno profuso in queste giornate.
Quanto ai contenuti, il provvedimento è stato perfezionato con l’accoglimento di alcuni emendamenti proposti dalla Giunta ma concordati precedentemente anche con le Opposizioni.
Così, se l’articolo 1 che prevede la concessione degli aiuti alle imprese senza l’applicazione della regola del de minimis non ha visto modifiche, al 2, riguardante la concessione di specifici finanziamenti agevolati a valere sulle sezioni anticrisi per aiutare le imprese a far fronte a danni causati dall’emergenza coronavirus, si è aggiunta la previsione del passaggio in Commissione consiliare prima dell’adozione della deliberazione giuntale con la quale si stabiliscono criteri e modalità per la concessione degli aiuti agevolati.
Senza modifiche sia l’articolo 3, che sospende per un anno il pagamento della quota capitale delle rate in scadenza di qualsiasi finanziamento agevolato concesso sui fondi di rotazione amministrati dal Comitato di gestione Frie, sia il 4 con il quale si stabilisce che le risorse assegnate ai Confidi (4 milioni di euro) siano destinate alla concessione di garanzie anche a favore delle imprese danneggiate dalla crisi economica conseguente all’emergenza Coronavirus.
Gli emendamenti giuntali all’articolo 5 (con 7,5 milioni di stanziamenti a favore delle imprese dei settori ricettivo, turistico e commercio, e servizi connessi) stabiliscono che i contributi siano concessi anche a favore di esercenti, arti e professioni. Anche in questo caso è previsto il passaggio nella Commissione consiliare prima della concessione da parte dell’Amministrazione regionale.
Modifiche anche all’articolo 6 che tratta misure urgenti in materia di eventi e manifestazioni turistiche, con l’estensione anche ai grandi eventi delle deroghe a quanto previsto da bandi e regolamenti e la possibilità di differire a tutto il 2020 il periodo di svolgimento di eventi e manifestazioni turistiche, ammettendo il riconoscimento delle spese già sostenute anche se l’evento non si è svolto.
La modifica all’articolo 7 consente alla formazione di svolgere a distanza, nel periodo emergenziale, i corsi relativi alle materie attinenti salute, sicurezza e informazione del consumatore riguardanti aspetti igienico sanitari.
Accanto alle misure previste all’articolo 9 per far fronte ai disagi degli operatori culturali e delle associazioni sportive, è stata inserita una norma per l’abbattimento delle rette dei servizi educativi per la prima infanzia, a carico delle famiglie, per il periodo in cui sono 0stati sospesi.
Infine, all’articolo 10, che riguarda le modalità di svolgimento delle sedute della Giunta e del Consiglio Fvg in casi di emergenza, l’emendamento presentato dall’Esecutivo, oltre a limitare le situazioni di particolare gravità e urgenza che consentono le riunioni in modalità telematica, accogliendo l’indicazione del consigliere Shaurli prevede che sia sentita anche la Conferenza dei Capigruppo in merito alla sussistenza delle condizioni.
La legge entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.
Dopo l’approvazione all’unanimità dele Prime misure urgenti per fare fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19 contenute nel disegno di legge 84, un corale ringraziamento all’aver dato risposte veloci al settore produttivo regionale, dando ascolto anche ad alcune delle richieste avanzate dalle Opposizioni e inserendole nel testo base, è arrivato proprio da queste ultime.
Da parte di Cristian Sergo (M5S) è stata messa in evidenza l’importanza di aprire anche ai liberi professionisti e, dunque, allargare a tutte le partite Iva, non solo a quelle iscritte alle Camere di Commercio, seppure ponendo dei paletti causa risorse non infinte. Da Furio Honsell (Open-Sinistra FVG), il limitare a sei mesi la durata degli interventi previsti dal ddl per le imprese e un no alle disposizioni inerenti lo svolgimento in modalità telematica delle sedute d’Aula e delle sue Commissioni perché non consentono un dialogo tra cittadini e istituzioni.
Per Simona Liguori e Tiziano Centis (Cittadini), invece, non si deve dimenticare il settore dell’artigianato, ovvero i lavoratori individuali, creando un tavolo permanente di gestione della crisi. Per Roberto Cosolini (Pd) c’è la necessità di ottenere un mix di interventi di livello nazionale ed europeo, garantire la dilazione dei tempi di pagamento delle imposte e dei mutui oltre ad ammortizzatori sociali, dunque riunirsi presto per approvare un secondo provvedimento. Franco Mattiussi (FI) ha ricordato le ricadute sul settore turistico regionale, fortemente influenzato dall’arrivo o meno dei vacanzieri d’Oltralpe.
Per Cristiano Shaurli (Pd) non si devono dimenticare le imprese della cultura e del terzo settore. Ma soprattutto ha espresso un “sentito grazie agli operatori di sanità, della Protezione civile e delle Forze dell’Ordine, nonché ai sindaci, tutti sempre presenti e pronti a intervenire in questi giorni, simbolo di amministrazioni vicine a cittadini che oggi hanno più che mai bisogno di risposte semplici, di coordinamento tra le forze politiche e con il Governo. Se ci riusciamo, diamo un bel segnale”. Un ringraziamento a cui si sono uniti altri consiglieri.
In risposta ai rilievi delle Opposizioni, l’assessore Sergio Emidio Bini, ha illustrato ancora una volta i principali contributi urgenti e puntuali per le imprese. Il referente delle Attività produttive regionali ha ribadito che si tratta di una prima fase a cui, a breve, seguiranno altre disposizioni e ha specificato la già avvenuta previsione, con apposito emendamento, di contributi anche agli esercenti arti e professioni. “Oggi abbiamo scritto una bella pagina di politica regionale”, ha concluso.
Ad anticipare l’esame da parte dell’Assemble, era stata la II Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai (Lega), che ha approvato con urgenza e all’unanimità il testo giuntale. A fare da relatore unico per l’Aula è stato Mauro Di Bert (ProgettoFVG/Ar), che ha parlato in termini di ddl “aperto” affinché Consiglio e Giunta possano intervenire prontamente alle situazioni che vanno progressivamente creandosi in questi giorni.
“Anche il Governo deve fare la propria parte – ha detto – e auspico che così si comporterà anche l’Unione europea. Cerchiamo di creare un momento di sintesi tra noi, come tutto il mondo del volontariato, che sta facendo quadrato per fronteggiare quella che è ormai una pandemia”.