Coronavirus: in Fvg 8 nuovi decessi, scendono a 33 i ricoverati in terapia intensiva
I casi accertati positivi al Coronavirus in Friuli Venezia Giulia sono 2.349, con un incremento di 50 unità rispetto a ieri. I totalmente guariti sono 440, mentre i clinicamente guariti (persone senza più sintomi ma non ancora negativi al tampone) sono 332.
Sono 8 i decessi in più rispetto alla comunicazione di ieri, che portano a 179 il numero complessivo di morti da Covid-19.
Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, dalla sede operativa di Palmanova. La provincia più colpita è quella di Trieste con 857 casi, seguita da Udine con 845 casi, da Pordenone con 520 e Gorizia con 121, ai quali si aggiungono 6 persone non residenti in Friuli Venezia Giulia. Per quanto riguarda i decessi, quello di Trieste, con 95, è il territorio più colpito; seguono Udine,
51, Pordenone, 30, e Gorizia, con 3 decessi.
Sono 33 le persone che attualmente si trovano in terapia intensiva, mentre i pazienti ricoverati in altri reparti risultano essere 167 e le persone in isolamento domiciliare sono 1.198.
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A livello nazionale gli attualmente positivi sono 98.273 (+1.396), i deceduti 18.849 (+570), i pazienti ricoverati con sintomi 28.242, 3.497 dei quali in terapia intensiva (-108).
“Di fronte alla possibilità del Friuli Venezia Giulia, dichiarata dall’assessore alla Salute Riccardi, di effettuare 3.000 tamponi per coronavirus al giorno, negli ultimi dieci giorni è stato comunicato l’esito di una media di soli 1.200 e vorrei sapere perchè”.
Il quesito è posto in una nota da Nicola Conficoni, consigliere regionale del Pd, commentando i dati relativi al numero di tamponi effettuati nella nostra regione per l’emergenza sanitaria Covid-19 e illustrati durante la seduta in videoconferenza della III Commissione consiliare mercoledì scorso, 8 aprile.
“I tamponi sono un utile strumento per prevenire la diffusione dei contagi – afferma Conficoni -, anche perché consentono di individuare i positivi asintomatici. Non a caso il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha deciso di farli a tappeto. Nella nostra regione, invece, si è seguita un’altra strategia. Questo è quanto ha spiegato l’assessore Riccardi, rendendo noto che comunque abbiamo la possibilità di processare fino a 3.000 tamponi ogni giorno”.
“Sempre nel corso della III Commissione, gli è stato chiesto perché è stato comunicato l’esito di soli 1.200 tamponi. Una domanda che attende ancora una risposta – fa presente l’esponente dem -, come quella fatta lo scorso 25 marzo quando, via mail, ho chiesto di conoscere il numero di tamponi eseguiti in ogni provincia”.
“Rendere omogenea la capacità di risposta al bisogno nei diversi territori della regione e aumentare il numero di tamponi eseguiti, testando in primis chi opera in prima linea, può aiutare a superare l’emergenza”, conclude il consigliere.