Coronavirus, in Fvg i medici positivi sono attualmente 19
“Attualmente i medici colpiti da Covid-19 all’interno del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia sono 19 su 2.899 dipendenti complessivi, ovvero lo 0,6 per cento. Dall’inizio della pandemia sono stati infatti contagiati 50 medici, ma 31 di questi sono già guariti. Fortunatamente si è quasi sempre trattato di casi lievi e solo per uno di loro è stato necessario ricorrere, solo per pochi giorni, al ricovero. La situazione del Friuli Venezia Giulia nel quadro nazionale, è quindi decisamente buona anche su questo fronte, oltre che sul numero delle persone guarite e sulla ridotta occupazione delle terapie intensive”.
Lo ha detto il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante il confronto con i delegati sindacali della dirigenza medica del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia.
In merito alla distribuzione dei contagi nelle tre aziende, Riccardi ha spiegato che “sulla base dei dati aggiornati al 22 aprile, l’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontino ha 16 medici positivi, l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale 2 e l’Azienda sanitaria Friuli occidentale 1. Nello specifico i contagi all’Asugi si sono verificati nei reparti di Medicina (10), Diagnostica per immagini (1), nelle attività integrate dell’Ospedale Maggiore (2) e anche nei servizi territoriali (3); all’Asfo l’infezione ha colpito un medico dell’Anatomia patologica e all’Asufc uno della Cardiologia riabilitativa e uno dei servizi territoriali”.
Sul tema del riconoscimento economico e delle risorse aggiuntive per il personale medico che ha fronteggiato l’emergenza Coronavirus, il vicegovernatore ha sottolineato che “la Regione vuole riconoscere il lavoro di chi sta sul fronte e definirne i modi, ma la loro dimensione dipenderà dall’atteggiamento dello Stato. Siamo una Regione a Statuto speciale e il nostro servizio sanitario è pagato dalle entrate. Abbiamo quindi chiesto di rivedere i rapporti finanziari tra Stato e Regione, altrimenti l’inevitabile riduzione delle entrate senza correzioni penalizzerà le nostre disponibilità, che vanno ben oltre le risorse statali limitate e vincolate per il personale già attribuite alla Regioni”.
Riguardo ai dispositivi di protezione individuale, il vicegovernatore ha rimarcato che “nonostante l’approvvigionamento dei dpi fosse stato affidato dal Governo a una gestione commissariale, la Regione ha deciso di agire autonomamente per garantire le dovute protezioni al proprio personale sanitario. A 45 giorni dall’inizio dell’emergenza sono state reperite 8.225.000 dotazioni sanitarie tra mascherine, tamponi, respiratori per le terapie intensive, maschere, calzari e ogni altro tipo di prodotto; di questi, 6,6 milioni sono stati procurati direttamente dalla Protezione civile Fvg con fondi regionali e 1,5 milioni sono stati forniti dallo Stato. In un quadro internazionale molto complesso abbiamo quindi compiuto ogni sforzo possibile per tutelare il personale impegnato in prima linea nella gestione dell’emergenza”.
Riccardi ha spiegato infine che “il graduale ritorno alla normalità deve riguardare anche il servizio sanitario regionale. In merito è già stato chiesto ai vertici delle aziende di redigere un piano di ritorno all’ordinario”.