Coronavirus, per Confesercenti Fvg le misure della Regione sono prive di coraggio
“L’elefante ha partorito il topolino”. Il direttore di Confesercenti Fvg, Alberto Cicuta, commenta così le anticipazioni in merito alle misure a favore delle imprese che la giunta regionale ha intenzione di varare (probabilmente nella giornata di venerdì 27 marzo).
“Si parla di un contributo, sotto forma di credito di imposta, pari al 20% del pagamento mensile per i soli immobili catastalmente individuati alla lettera C/1, che si somma di fatto alla misura nazionale (pari al 60%), indicando però anche la mensilità di aprile. Tutto qui? – sbotta Cicuta –. Con un F24 a credito le aziende non possono pagare i dipendenti, le bollette, i fornitori, la spesa, gli affitti di casa e qualsiasi cosa che non sia un’altra imposta. Bisogna e si deve fare di più”.
Il direttore di Confesercenti chiede un cambio di passo alla Regione Fvg: “Questi piccoli interventi studiati da funzionari regionali dimostrano per l’ennesima volta che, nelle segrete stanze, non ci si è ancora resi conto che il mondo intero cambierà profondamente e certamente non in meglio, soprattutto dal punto di vista economico e sociale. Solo gli amministratori pubblici più rapidi nelle decisioni e con congrue e precise linee contributive dirette al sostentamento del tessuto economico, saranno premiati. L’amministratore pubblico che non lo capisce sarà destinato politicamente a essere un cigno morente nel suo ultimo canto. La legge di bilancio 2020 – chiude Cicuta – va rivista profondamente con il coraggio necessario di ricorrere all’indebitamento e modificando significativamente i capitoli di spesa”.