EconomiaFVG

Coronavirus, si riparte dal Legno ma sono ancora fermi Arredo e Costruzioni

Si riparte dal Legno. E’ un primo passo vero il riavvio del comparto, che non vede ancora compresi l’Arredo e le Costruzioni, due pilastri dell’economia regionale. Ma il segnale è comunque positivo, come afferma il direttore del Cluster Legno Arredo, Carlo Piemonte. “Con il riconoscimento dell’Ateco 16 relativo alla fabbricazione di prodotti in legno, a cui fanno capo centinaia di aziende in Fvg, si rimette almeno in moto l’economia del legno a cui lavoriamo da anni e che possiamo rafforzare. Un’industria che porta occupazione in varie aree della regione, in particolare la zona montana”

Costante il dialogo con la Regione FVG, con cui il Cluster lavorerà ancora con più intensità per il reperimento dei DPI per le PMI; le piccole aziende, infatti, fanno difficoltà a dotarsene e quindi avranno tutto il sostegno concreto del Cluster. “Stiamo lavorando tutti assieme, il progetto Sistema Fvg va avanti – chiude Piemonte -. Ci attendiamo, però, che presto nella lista compaiano anche l’Arredo e le Costruzioni”. “Bene l’apertura di una parte del comparto, ma l’Arredo e l’Edilizia sono i settori trainanti – precisa il presidente del Cluster, Franco di Fonzo -. La preoccupazione è che se si arriva fino a maggio si mette in forse la ripresa delle aziende, che non potranno lavorare a pieno regime. Una volta persi ordini e clienti, infatti, non si avrà la possibilità di utilizzare tutto il personale attualmente impiegato. Più tardi apriamo e più difficilmente i lavoratori, purtroppo, ritroveranno collocamento”. 

“Il comparto legno nella nostra regione rappresenta una buona quota del manifatturiero – commenta Marco Vidoni, presidente nazionale Assolegno con delega settore Legno in cda del Cluster, assieme ad Alessandro Calcaterra -. Il messaggio è quindi positivo per tutti: si riparte producendo e fatturando, con effetto domino sull’intera filiera. Questo è il risultato degli sforzi delle associazioni, di cui il Cluster regionale è un ottimo coordinatore, che hanno svolto una buona attività nello sensibilizzare il governo. Ci si augura che questa piccola ripartenza si allarghi rapidamente a tutto il comparto dell’arredo, le cui aziende, ancora prima dello stop imposto, si erano organizzate con i protocolli di sicurezza dettati da governo e parti sociali. Anzi, con il progetto del Cluster “Welcome Area”, nella nostra regione le misure per la tutela dei lavoratori (primo patrimonio delle aziende) sono ancora più stringenti. Spero che questo faccia da stimolo per il governo nel favorire una più veloce riapertura possibile, seppur ragionata e graduale, a tutti”.