Corsa contro il tempo per ripristinare almeno 3 km della pista di sci di fondo “Laghetti” di Timau
E’ passato esattamente un mese dal quel 29 ottobre che ha messo in ginocchio gran parte della montagna carnica.
La Pista di Fondo Laghetti di Timau è stata devastata dalle imponenti piogge e dalle paurose trombe d’aria.
Fin dal primo giorno successivo alla devastazione tutti si sono messi di gran lena a trovare una via d’uscita. Allo stato attuale l’obiettivo è quello di ripristinare il tracciato di 3 chilometri, che corrisponde al tratto illuminato della pista. Al momento è impossibile realizzare altro, vista la devastazione.
L’impegno del Comune di Paluzza, suffragato dalla Regione e dalla Protezione Civile, sta consentendo di realizzare questo piccolo sogno.
Purtroppo il gran numero di volontari che si sono messi a disposizione per collaborare, non può essere utilizzato per un ripristino che può essere realizzato esclusivamente da grossi mezzi pesanti per il movimento terra e da ditte altamente specializzate per il taglio degli alberi che si sono spezzati o sono caduti in tratti impervi, poco accessibili e spesso molto pericolosi per l’intervento dell’operatore.
Con grande velocità i lavori stanno procedendo e di giorno in giorno si vedono i risultati. C’è poco tempo per l’arrivo della neve, ma tutti sono impegnati nel ripristino.
Tra le maggiori negatività, si segnala la completa indisponibilità del principale impianto di innevamento che copriva il 70% del tracciato di tre chilometri. Rimane operativo esclusivamente il piccolo impianto della zona di partenza che consente di erogare neve con un solo generatore.
La bella notizia è che si è già iniziato a sparare neve.
L’Aldo Moro, come gestore degli anni scorsi, il nuovo gestore ed il Comune di Paluzza, stanno dando il massimo per permettere agli appassionati di usufruire della pista e si stanno impegnando per predisporre un tracciato adeguato per coloro che in questi anni hanno calcato, con gli sci e non solo, i tracciati dei Laghetti.
“Per l’intero ripristino della pista ci attendiamo una progettazione intelligente, tale da recuperare un sito straordinario e di fondamentale importanza per la vita sportiva della Carnia”, dice Andrea Di Centa, presidente dell’Aldo Moro.