Costi energia e carburante, chiusura anticipata per gli impianti sciistici Fvg?
«Così come sta accadendo nel mondo delle attività produttive, dove alcune industrie sono state costrette allo stop a causa dell’abnorme incremento dei costi energetici e del carburante, difficoltà ora aggravata dal conflitto in Ucraina, non vorremmo che anche nel comparto turistico, messo già in ginocchio dal Covid, ora si vedesse la chiusura anticipata degli impianti sciistici per cercare risparmi. La Regione sgombri il campo da dubbi e chiarisca le proprie intenzioni rispetto a questa situazione che pende sulla testa di molti operatori e imprenditori turistici».
Lo afferma il consigliere regionale Enzo Marsilio (Pd) preoccupato per la ricettività e il finale di stagione degli impianti di risalita dei poli turistici montani del Friuli Venezia Giulia.
«Se sull’industria grava uno scenario internazionale dove è più difficile intervenire, per quanto riguarda il turismo locale la Regione può agire con più forza, evitando di intervenire in maniera indiscriminata penalizzando le località dove, soprattutto nei fine settimana, ci sono afflussi di gente ancora significativi tali da giustificare l’apertura degli impianti».
Infine, conclude Marsilio, «è importante attuare un piano di chiusure che sia frutto di una riflessione legata agli afflussi e al mantenimento dell’operatività dei singoli poli turistici. Eventuali scelte di chiusura anticipata sembrerebbero un controsenso rispetto alla conferma anche per il mese di marzo dello skipass gratuito per chi pernotta nei poli sciistici, opportunità promossa a tutti i livelli».