Costituita l’associazione fondiaria Valli del But e d’Incarojo
Venerdì 9 ottobre si è costituita la prima associazione fondiaria sulle Alpi carniche, la seconda in regione dopo quella di Stregna.
“Dopo quasi due anni di lavoro – spiega il presidente Riccardo Sollero -, siamo finalmente riusciti a costruire un gruppo di lavoro costituito da persone volenterose e competenti nei vari settori operativi dell’associazione. Inizialmente pensavamo di riuscire a costituirne due, una per ogni vallata, ma alla fine abbiamo deciso di unire le forze per ottimizzare il lavoro e distribuirlo attraverso competenze specifiche.”
L’associazione, in linea con le recenti disposizioni del Codice del Terzo Settore, promuove l’associazionismo al fine di una gestione plurima ed economicamente vantaggiosa dei fondi (sia privati che pubblici) sempre nell’ottica di perseguire il miglioramento fondiario, ambientale e paesaggistico.
La normativa regionale promuove la costituzione delle ASFo attraverso la L.R. 9/2007 e tramite la stessa consente a queste di usufruire di contributi dall’80 al 100% delle spese sostenute per il mantenimento e la gestione delle attività.
“Nel 2017 è stato fatto un passo importante dalla Regione che ha riconosciuto queste importanti realtà – prosegue Sollero -, probabilmente le uniche associazioni in grado di ottimizzare il riordino fondiario. Tuttavia, permane il problema dell’assegnazione delle risorse alle ASFo: non esiste tutt’oggi un regolamento attuativo regionale che disciplini la concessione dei finanziamenti. A tal proposito, oltre a sollecitare gli uffici regionali e l’assessore Zannier per la redazione di questo importante documento, io e tutto il consiglio direttivo siamo disponibili a collaborare per la redazione del regolamento”.
L’attività fondamentale che l’associazione svolgerà sarà quella di ottimizzare i valori delle aree gestite e raccogliere le adesione dei proprietari in possesso di terreni che abbiano intenzione di valorizzare il proprio patrimonio ma che, per svariate cause (posizione svantaggiata delle particelle, mancanza di fondi ,ecc…), non riescano nel loro intento.
“Il vantaggio rispetto alla struttura dei consorzi privati – spiega il presidente -. Infatti, sta nella gestione flessibile dei lavori e delle aree, in una struttura più snella dal punto di vista burocratico e nella semplicità dell’atto di concessione: per conferire i terreni all’associazione basta un semplice atto di delega che autorizza di fatto l’associazione a richiedere contributi e finanziamenti ai vari soggetti erogatori per la sistemazione ed il ripristino delle aree abbandonate, la valorizzazione di quelle già utilizzate, la realizzazione di viabilità di accesso ai fondi, il recupero di prati e pascoli e il recupero degli edifici rurali. Tutto questo però non preclude l’ingresso e l’operatività al proprietario nei propri fondi; lo statuto infatti, prevede che nel periodo in cui il proprietario affida la gestione all’ASFo, questo possa comunque usufruire delle sue proprietà senza limitazioni. Altra peculiarità dell’ASFo valli del But e d’Incarojo sta nell’art. 3, dove è precisato che, per nessun motivo, i fondi su cui andremo ad operare assieme ai proprietari non sono usucapibili. Speriamo dunque che i proprietari ci contattino numerosi – conclude Sollero – in quanto questa iniziativa (che sarà sicuramente presentata alla popolazione dei vari comuni) costituisce un vantaggio sia per le proprietà che vedranno valorizzati i propri fondi a costo zero e magari percependo indennità che per le aziende agricole e forestali alle quali saranno concesse aree per lo sfalcio, l’utilizzazione forestale e tutte le attività agro-silvo-pastorali”.
L’indirizzo al quale gli interessati possono scrivere è asfobutincarojo@gmail.com.
I soci fondatori sono Settimio Barbacetto, Cesare Facci, Sereno Puntel e Dario Scrignaro per Paluzza; Marco Clama, Odilio Ferigo, Igor Gortan e Riccardo Sollero per Paularo.
Le cariche assegnate venerdì sono le seguenti: presidente Riccardo Sollero, vicepresidente Dario Scrignaro, segretario Marco Clama, consiglieri Cesare Facci, Igor Gortan e Sereno Puntel.