Costituito il Consorzio Tutela Vini Friuli Venezia Giulia
Costituito oggi, 17 dicembre 2019, il Consorzio Tutela Vini Friuli Venezia Giulia, che si pone l’obiettivo di tutelare, promuovere, valorizzare e curare gli interessi della più recente Denominazione regionale.
È nata nel 2016 la nuova Denominazione Doc, ha iniziato con la rivendicazione in quell’anno di 103.000 quintali di uva, nel 2018 ha già raggiunto 2.500 ettari e 297.000 quintali di uva, dimostrazione che la nuova Doc regionale vuole diventare un brand forte e altamente riconoscibile, in grado di combinare numeri e qualità, caratteristiche che le consentiranno, sempre più, di acquisire una maggiore visibilità e competitività sui mercati soprattutto internazionali.
I soci fondatori del Consorzio si prefigurano e si impegnano ad agire per consentire alle aziende della regione di fare squadra intorno a quello che, a tutti gli effetti, si può definire un brand facilmente identificabile e dotato di notevole appeal.
Il nuovo Consorzio Tutela Vini Friuli Venezia Giulia si pone, come primo impegno, l’aggregazione di tutti i produttori della Doc Friuli in collaborazione e nel rispetto delle varie denominazioni già preesistenti che restano fiori all’occhiello ed espressioni autentiche e peculiari delle diverse aree regionali.
Ventidue sono i soci fondatori, con l’impegno di arrivare, in tempi brevissimi, al raggiungimento della rappresentatività necessaria a ottenere il previsto riconoscimento da parte del Ministero per le Politiche Agricole. Nove sono i componenti il primo Consiglio di Amministrazione, che si affida alla presidenza di Giuseppe Crovato (nella foto). Il resto della squadra è composto dai vicepresidenti, Roberto Marcolini e Flavio Bellomo e dai consiglieri Alessandro Baccichetto, Gianfranco Bianchini, Filippo Bregant, Luigino Fogal, Bruno Pittaro, Michelangelo Tombacco.
“Il nuovo Consorzio – si legge in una nota -, nel muovere i suoi primi passi, è certo di poter contare sul fondamentale supporto dell’amministrazione regionale, molto determinata a continuare il percorso di accompagnamento iniziato fin dalla costituzione della Denominazione Doc Friuli.