Covid: in Fvg 546 nuovi casi, 5.445 tamponi, 9 decessi e salgono a 44 le terapie intensive
Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 546 nuovi contagi (5.445 tamponi eseguiti, oltre 400 in più di quanti erano stati comunicati in un primo momento) e 9 decessi da Covid-19: si tratta di 6 donne (una di 93 anni e una di 92 anni entrambe di Tarcento decedute in casa di riposo; una di 76 anni di Aviano deceduta in ospedale a Pordenone; una di 97 anni di Majano deceduta in casa di riposo; una di 91 anni e una di 93 di Trieste decedute rispettivamente in casa di riposo e in Rsa) e 3 uomini (uno di 89 anni di Morsano al Tagliamento e uno di 82 di San Quirino entrambi deceduti in ospedale a Pordenone e uno di 75 di Trieste deceduto in ospedale a Trieste, dove era ricoverato nel reparto di Terapia intensiva)..
Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, che oggi ha avuto un incontro con i capigruppo in Consiglio Regionale così come il presidente della Regione Massimiliano Fedriga.
Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 12.810, di cui: 4.117 a Trieste (+157), 4.846 a Udine (+216), 2.359 a Pordenone (+117) e 1.345 a Gorizia (+47), alle quali si aggiungono 143 persone da fuori regione (+9).
I casi attuali di infezione sono 6.462 (+400). Salgono a 44 (+4) i pazienti in cura in terapia intensiva e a 268 (+53) i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 423, con la seguente suddivisione territoriale: 217 a Trieste, 101 a Udine, 94 a Pordenone e 11 a Gorizia.
I totalmente guariti sono 5.925, i clinicamente guariti 83 e le persone in isolamento 6.067.
Per quel che riguarda le nuove positività al virus, nel settore delle residenze per anziani sono stati rilevati 19 casi di persone ospitate nelle strutture regionali, mentre gli operatori sanitari che sono risultati contagiati all’interno dei tali strutture ammontano a 4.
Sul fronte del Sistema sanitario regionale (Ssr) da registrare all’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale le positività al Covid-19 di un medico, uno psicologo, 5 infermieri, un Oss e un dipendente amministrativo; all’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina un medico, 9 infermieri, 2 Oss, 3 collaboratori amministrativi, un farmacista, un’ostetrica, un tecnico radiologo e un autista; all’Azienda sanitaria Friuli Occidentale 6 infermieri, 7 Oss, un’ostetrica e uno psicologo. Da aggiungere anche un Oss del Cro di Aviano e un Oss dell’Irccs Burlo Garofolo di Trieste.
Relativamente alle scuole, si registra la positività di uno studente del Liceo Umanistico Gregorcic di Gorizia e di uno studente del Liceo Scientifico Grigoletti di Pordenone.
Infine da rilevare il caso di una persona risultata positiva rientrata dalla Gran Bretagna.
FONDAZIONE GIMBE In Friuli Venezia Giulia, nella settimana che va dal 28 ottobre al 3 novembre, il 27,9% delle persone sottoposte a tampone è risultata positiva al Covid, una percentuale in aumento rispetto alla settimana precedente (21-27 ottobre) quando era risultato positivo il 19,6% dei testati. E’ quanto emerge dal monitoraggio settimanale diffuso dalla Fondazione Gimbe sul trend di diffusione del Covid-19.
Secondo i dati analizzati, in Fvg in una settimana i casi sono aumentati del 35,4%. Le persone attualmente positive sono 474 ogni 100mila abitanti, contro le 283 della settimana precedente. In regione sono testate in media 910 persone ogni 100 mila abitanti, cifra in aumento rispetto a 7 giorni prima (880).
Sul fronte dei ricoverati con sintomi in Fvg, la fondazione Gimbe registra nell’ultima settimana 16,9 i ricoverati ogni 100 mila abitanti, contro i 35 di media a livello nazionale. Nella settimana precedente il dato si fermava a 11,4.
Infine i ricoverati in terapia intensiva: risultano essere in Fvg paria 3,2 ogni 100 mila abitanti, contro i 2,6 della settimana precedente.
Il dato del 27,9% – precisa la Fondazione Gimbe – riguarda i tamponi eseguiti su un soggetto non ancora diagnosticato come positivo al Sars-CoV-2. Dal conteggio si escludono tutti i tamponi eseguiti su soggetti già diagnosticati come positivi al virus che servono, invece, per verificarne la guarigione. Il rapporto si ottiene quindi non tenendo in considerazione il totale dei tamponi eseguiti nel corso della settimana, ma solo i test che riguardano la ricerca dei nuovi positivi.