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Craighero (Pd): «La Regione sostenga la Casa di riposo di Paluzza anzichè finanziare una struttura privata a Sutrio»

“È inaccettabile che mentre la Casa di Riposo di Paluzza non riesca ad ottenere fondi da parte della Regione per lavori di ristrutturazione essenziali, utili per non dover ridurre il numero dei posti d’accoglienza della struttura, la Regione stessa contemporaneamente stanzi 3,2 milioni di euro per sostenere una residenza per anziani privata nel limitrofo comune di Sutrio”.

Parole di Marco Craighero, responsabile montagna della Segreteria regionale del PD, che aggiunge: “Una conferma ulteriore delle scelte politiche in ambito sociale e sanitario di questa Amministrazione regionale, che penalizzano il settore pubblico universalistico spostando l’attenzione verso il privato. L’ipotesi iniziale di un centro per disabili è stata poi rapidamente convertita, scegliendo la via più semplice per il “business”, creando difficoltà e attriti. Lascia poi quanto meno perplessi, non a livello di legittimità ma certamente di opportunità, il fatto che il finanziamento erogato dalla Regione vada ad un privato che contemporaneamente è anche un amministratore locale del centrodestra molto vicino all’attuale governo regionale”. 

“La Regione risponda alla legittima e urgente richiesta fatta dall’Asp di Paluzza che, è bene sottolinearlo, ha un valore comprensoriale, considerando che vi sono consorziati, oltre allo stesso Comune di Paluzza, anche i Comuni di Sutrio, Cercivento, Arta Terme, Treppo Ligosullo e Paularo – prosegue l’ex assessore comunale di Tolmezzo -. Inoltre parliamo di una delle attività con il più alto numero di lavoratori della vallata, con un valore fondamentale dunque sia a livello sociale sia a livello occupazionale. La Regione quindi favorisca un investimento essenziale per una struttura pubblica che è patrimonio di tutta la vallata e riveda le sue priorità, iniziando a costruire una vera strategia territoriale e un sostegno al pubblico che vada a favore di tutta la popolazione, evitando di generare per di più attriti e disparità all’interno del territorio stesso”. 

“Come consigliere comunale di Tolmezzo avevo avuto modo di sollevare la questione dell’investimento inerente questa nuova struttura nel Consiglio di fine giugno dello scorso anno, all’interno di un ragionamento più ampio rispetto alla sola municipalità tolmezzina, in cui già si evidenziava la mancanza di una pianificazione territoriale sovra-comunale complessiva per i servizi alla persona da condividere con le municipalità del territorio – conclude Craighero -. In un periodo di carenze di personale e di necessità di una gestione oculata delle risorse, è doveroso dare forza e risolvere le criticità delle strutture esistenti, anziché crearne di nuove, tanto più se private”.