Cramârs, fremdarbeiter e richiedenti asilo in primo piano nella conferenza di Ravascletto
“Umanità in cammino / Cramârs, Fremdarbeiter, Richiedenti Asilo”: è il titolo dell’incontro, programmato sabato 4 gennaio dalla Pro loco di Ravascletto, Salârs e Zovello, in concomitanza con gli ultimi giorni di apertura del “Presepio dei Cramârs / Die Krämerkprippe”.
La conferenza si svolgerà presso la Scuola elementare di Ravascletto, con inizio alle ore 17.30. Interverranno il coordinatore per l’Alto Friuli del “Progetto Accoglienza per Richiedenti Asilo” della Caritas diocesana di Udine, Sandro Lano, e l’operatrice Caritas del Progetto Accoglienza “Siproimi/Sprar” del Comune di Tolmezzo, Lucia Casanova.
Nel corso della serata, il musicista Paolo Forte proporrà degli interventi musicali alla fisarmonica.
Secondo i consueti orari d’apertura (dalle 9 alle 18), inoltre, sarà possibile visitare nella chiesetta di Santo Spirito la Natività in legno di tiglio, salice e pino scolpito e verniciato a mano con resine e coloranti naturali dall’artista Stanislaw Blaszczyk di Jodłowa (Polonia).
La XVI edizione del “Presepio dei Cramârs / Die Krämerkprippe”, allestito fino al 6 gennaio, propone le ricerche della Pro loco sui “Camerati del Lavoro” o “Fremdarbeiter”, ovvero su quei corregionali che, nell’ambito degli accordi fra l’Italia fascista e la Germania nazista, dal 1938 al 1943, furono costretti a lavorare in terra tedesca come contadini, muratori e operai. Nelle ricerche dello storico gemonese Matteo Ermacora si fa cenno a 20 mila stagionali friulani nel 1941 e a 25 mila nel 1942. Numerosissimi furono anche i carnici; soltanto in Valcalda, ne sono stati individuati 67: 28 “Rurali”; 22 “Lavoratori dell’Industria”; 6 “Edili” e altri 11 “Lavoratori di cui non si conosce l’impiego”.
La mostra sui “Fremdarbeiter”, resa possibile nell’ambito del Progetto culturale “E gno von ’l era Cramâr / Meine Vorfahren waren Krämer” dalla collaborazione di Michal Jaskiewicz di Radom, figlio della “Rurale carnica” Alice Casanova “dal Podar” di Zovello (1915-2003) e del prigioniero di guerra polacco Stanislaw Jaskiewicz, si prefigge di ricordare l’80° anniversario dell’invasione nazista della Polonia, che ha dato inizio alla seconda guerra mondiale, e il 30° anniversario dell’abbattimento del “Muro di Berlino”.