Crisi Vidoni Spa, la Regione pronta ad aprire un Tavolo con l’azienda
La situazione di grave crisi in cui versa l’Impresa di costruzioni Vidoni S.p.A. di Tavagnacco e le difficoltà dell’intero comparto dell’edilizia sono stati i temi al centro dell’incontro svoltosi oggi a Udine tra la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Loredana Panariti e i rappresentanti sindacali.
Il confronto ha messo in evidenza la massima disponibilità da parte della Regione a verificare la situazione e Serracchiani si è detta disponibile ad allargare il Tavolo all’Azienda, come richiesto dai sindacati, ma ha sottolineato in prima battuta la necessità di acquisire ulteriori informazioni, ad esempio sull’accoglimento della proposta di concordato preventivo.
Sono state espresse, tra le preoccupazioni dei rappresentanti delle tre sigle sindacali (FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL) intervenuti all’incontro, l’assenza del piano industriale e il futuro dei 130 lavoratori che aspettano l’autorizzazione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) richiesta per un anno a partire dal 1° febbraio scorso.
“La Regione farà tutti gli approfondimenti necessari” ha detto Panariti e continuerà quindi “a seguire la situazione aziendale anche con riferimento alla continuità degli strumenti di sostegno al reddito dei lavoratori”. “Il settore dell’edilizia è quello più colpito dalla crisi”, ha rilevato Serracchiani, aggiungendo che “alla crisi congiunturale che si era palesata già prima del 2008 si è aggiunta quella economico finanziaria” e in questo quadro si inserisce, secondo la presidente, il mancato ricambio generazionale che la società regionale non ha saputo garantire e che ha portato alla chiusura di molte aziende e “il mancato sistema delle aggregazioni tra imprese”.
“Un impegno in più va dato al comparto edile – ha proseguito Serracchiani – ma nel 2016 ripartono diversi cantieri pubblici che erano bloccati dal Patto di Stabilità” e ha ricordato il Bando del riuso con il primo cantiere che partirà a breve a Palmanova a cui ne seguiranno altri. Il Bando è rivolto ai privati e alle imprese perché “riteniamo che l’apertura alle imprese serva a dare ossigeno alle stesse e credo sia necessario continuare a percorrere questa duplice direzione di imprese e privati” ha ribadito.
Serracchiani ha messo poi sul Tavolo le diverse azioni di sistema introdotte: l’importante investimento su Rilancimpresa FVG, il riuso, la riqualificazione degli edifici, le bonifiche dell’amianto dei capannoni, il recupero di quelli dismessi. “Sono convinta che nella seconda metà del 2016 si potrà vedere una ripartenza” grazie anche al fatto che, sul fronte dell’Edilizia pubblica, prenderanno avvio, ad esempio, i cantieri sull’Edilizia scolastica e su quella antisismica.
Il comparto però, sempre secondo la presidente, deve essere riadattato anche alla luce delle nuove esigenze e dei nuovi temi: dall’uso di nuovi materiali ai nuovi processi di lavorazione. “Reindirizzare la Formazione professionale è un dovere – ha affermato Serracchiani – anche mettendo attorno a un Tavolo le categorie per iniziare a lavorare” e ha ricordato che “nel 2017 verrà riscritta la legge sulla Formazione professionale che è datata 1982, per cui arrivare a questo appuntamento regolamentando già alcuni settori può essere utile”.
Panariti, sempre, sul fronte della Formazione, ha invece voluto ricordare che sono in corso dei proficui contatti con le scuole edili “che porteranno alla condivisione dei sistemi informativi su domanda e offerta di lavoro e alla proposta di progetti specifici di riqualificazione dei lavoratori e delle lavoratrici nel settore dell’edilizia”.