Crollo allarmente delle entrate per il Fvg durante il periodo del lockdown
“Un crollo delle entrate allarmante che, rispetto al 2019, nel mese di aprile è pari a 53 milioni di euro e in quello di maggio sfiora gli 80 milioni di euro, cifre preoccupanti per il Friuli Venezia Giulia in uno scenario nel quale non è ancora definita la trattativa con Roma e la spesa sanitaria, per le esigenze legate al Covid, continua ad aumentare”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli ieri in Consiglio regionale per l’esame in I Commissione integrata dell’Assestamento di Bilancio per gli anni 2020-2022, fornendo i dati legati all’andamento del gettito derivante da compartecipazione statali e tributi propri “che, in concomitanza con l’inizio della pandemia – ha aggiunto – ha segnato una contrazione del 13,24% in aprile e del 20,84% nel maggio scorso”.
“Ugualmente preoccupante – ha spiegato Zilli – è la simulazione compiuta sull’andamento del gettito sul bilancio 2020, che evidenzia minori entrate pari a 609,25 milioni di euro. La proiezione, costruita tenendo conto del calo dell’11,2% del Pil così come stimato dalla Commissione europea, segna una perdita consistente per il Friuli Venezia Giulia che dall’iniziale previsione di 5.439,70 milioni di euro, potrebbe chiudere il bilancio a fine anno con 4.830,45 milioni di euro. “Quanto al 2021 – ha concluso – le previsioni, se come indicato a livello europeo vi sarà un recupero del 6,1% del Pil, il bilancio potrebbe recuperare solo in parte le perdite, segnando comunque minori entrate per 314,59 milioni”.