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Da domenica a Illegio la mostra d’arte “La bellezza della ragione”

“Mai come in questo momento bellezza e ragione devono essere i fari che ci indicano la via: la bellezza perché aiuta sempre le persone, anche nei momenti più difficili della loro vita, e la ragione che, in questi due anni di pandemia, è stata propria di chi si è reso conto di non sapere e che quindi si è affidato a chi sa, superando l’egoismo. Vaccinandosi contro il Covid, ad esempio, e permettendo così a tutti di tornare a vivere in modo relativamente normale”.
È in sintesi il concetto che ha espresso l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli che, questa mattina, ha preso parte alla presentazione della mostra “La bellezza della ragione”, che si terrà dal 15 maggio al 16 ottobre nella Casa delle esposizioni della frazione tolmezzina di Illegio. La presentazione si è tenuta nella sede di Udine della Regione alla presenza della presidente del Comitato di San Floriano, del curatore don Alessio Geretti e del presidente di Fondazione Friuli.
Nel riflettere sul titolo e sui contenuti dell’esposizione, l’assessore ha sottolineato che la possibilità di vivere nella bellezza rappresenta un privilegio del quale non sempre ci rendiamo conto. Ha detto che la nostra è una regione che, per secoli, ha avuto la fortuna di avere avuto chi si è preoccupato di “costruire” e lasciare bellezza. Il Friuli Venezia Giulia vanta magnificenze paesaggistiche e attrattive aggiunte dall’uomo con architettura e urbanistica. Tutto questo fa in modo che ogni volta che ci svegliamo e ci muoviamo lo facciamo nel bello.
Gibelli ha ricordato che, durante le fasi più dure della pandemia, abbiano preso maggiore coscienza della bellezza che ci circonda: un paesaggio molto gradevole ci ha dato spesso coraggio. Così come ci siamo resi conto di quanto importante sia per noi “nutrirci”, ovvero fruire di arte e bellezza, perché ne abbiamo patito la mancanza nei mesi di chiusura.
Rispetto al concetto della “caduta della ragione” un riferimento alla devastante guerra in Ucraina e un richiamo alla necessità di recuperare, proprio con la bellezza, coloro che si sono persi perché guidati da cattivi maestri.
Per l’esponente della Giunta regionale, la comprensione della bellezza dei capolavori esposti a Illegio svela la ragione profonda dell’interpretazione della realtà. Ha plaudito alla capacità di organizzare mostre di livello internazionale in Friuli Venezia Giulia, in autonomia, citando anche la collaborazione di Illegio col Comune di Gorizia per la mostra “Madre”.
L’assessore ha sottolineato infine che il patrimonio di produzione culturale del Friuli Venezia Giulia sia molto importante, compostosi negli anni anche grazie a un pubblico che “richiede cultura” e che aumenta costantemente di numero: la nostra è la regione dove si legge di più e Gorizia, per fare solo alcuni esempi, vanta il maggior numero di spettatori al cinema in rapporto alla popolazione residente.
Per Illegio, quella presentata oggi è la 18esima esposizione dalla data della prima felice intuizione di organizzare un grande evento d’arte in un piccolo abitato montano della Carnia. Quaranta i capolavori in mostra, di provenienza internazionale, che abbracciano un arco temporale di sette secoli, tra Trecento e primo Novecento.