Dagli alunni delle scuole nasce il logo della Pro Loco di Arta Terme
La classe quinta della Primaria e le tre classi della Secondaria di I grado di Arta Terme hanno partecipato al Concorso per l’ideazione del logo della Pro Loco di Arta Terme, iniziativa proposta dalla stessa Pro Loco e sostenuta dall’Amministrazione Comunale di Arta Terme.
Gli alunni, partecipanti ognuno con un proprio elaborato, hanno espresso il loro senso di appartenenza al territorio, la conoscenza delle persone e delle attività del luogo, la potenzialità di una comunità, traducendole in rappresentazioni grafiche dalle linee semplici ed efficaci.
Il logo premiato durante una cerimonia presso il Palazzo Savoia di Arta Terme, è stato quello ideato dall’alunna Gaia Cannavò, “Una comunità molto unita con un grande cuore”. Tale messaggio di unione è proprio ciò che la Pro Loco si prefigge di raggiungere dialogando e collaborando costantemente con le varie realtà ed associazioni presenti e attive sul territorio, proponendosi nel ruolo di coordinatrice e referente per poter esprimere interamente il potenziale e la ricchezza di una intera “comunità”.
Diversi e significativi i premi che la Pro Loco ha destinato alla scuola per riconoscere il grande lavoro di elevata qualità degli alunni e degli insegnanti: per le elementari svariati tipi di palloni di altrettanti sport perché possano imparare a “fare gioco di squadra” e per le medie materiale didattico quali album, acquarelli, pennelli perché la loro creatività possa essere coltivata e diventare, perché no, risorsa per l’intera comunità.
Nei discorsi di rito il presidente della Pro Loco Gabriele Blarasin, il sindaco Luigi Gonano e gli insegnanti hanno sottolineato l’importanza di azioni come queste sia per il valore didattico, sia per la creazione tra i giovani di un senso di comunità e cittadinanza.
L’assessore all’Istruzione Elisa Sanna sottolinea: “Questa è la “cittadinanza attiva” in cui crediamo perché i ragazzi vedono gli adulti dialogare e creare dei momenti ad hoc nei quali coinvolgerli riconoscendo loro l’entusiasmo e le capacità intellettive ed emotive per interiorizzare queste esperienze, che contribuiranno a renderli nel tempo cittadini consapevoli”.