Dalla Regione FVG 500.000 euro a cooperative e associazioni della montagna
E’ stato approvato oggi dalla Giunta regionale, su proposta della presidente Debora Serracchiani, il regolamento per il finanziamento di cooperative e di associazioni le cui attività siano finalizzate al miglioramento della vita, al mantenimento e alla valorizzazione dei borghi e degli ambienti naturali in montagna.
Si tratta delle disposizioni di attuazione della legge regionale 26 del 2016 che determinano i criteri e le modalità per i requisiti all’accesso alla contribuzione. La stessa norma prevede per il 2017 uno stanziamento di 500mila euro.
I soggetti che possono accedere alla linea contributiva sono cooperative (iscritte all’Albo regionale) e associazioni che svolgono almeno una delle seguenti attività: inclusione sociale e lavorativa, fornitura di servizi di prossimità, organizzazione di iniziative di vicinato o di volontariato, manutenzione e valorizzazione degli edifici e dei borghi e dell’ambiente naturale, mantenimento dell’uso agricolo non professionale dei piccoli apprezzamenti limitrofi alle abitazioni e ai centri abitati.
Fra i requisiti c’è anche un vincolo territoriale: i beneficiari devono svolgere la loro attività in una o più unità locali situate nei Comuni classificati montani che risultino inseriti nella zona di svantaggio socio-economica C, che sono: Ampezzo, Andreis, Arta Terme, Barcis, Cercivento, Chiusaforte, Cimolais, Claut, Clauzetto, Comeglians, Dogna, Drenchia, Erto e Casso, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Frisanco, Grimacco, Lauco, Ligosullo, Lusevera, Malborghetto-Valbruna, Moggio Udinese, Montenars, Ovaro, Paluzza, Paularo, Pontebba, Prato Carnico, Preone, Pulfero, Ravascletto, Resia, Resiutta, Rigolato, Sauris, Savogna, Socchieve, Stregna, Sutrio, Taipana, Tarvisio, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Treppo Carnico, Verzegnis, Vito d’Asio.
Alla misura inoltre sono ammessi anche i Comuni inseriti nella zona di svantaggio socio-economico B, a condizione che comprendano centri abitati in zona C, quindi: Attimis (Porzus, Subit, Cancellier), Enemonzo (Fresis, Maiaso, Tartinis-Colza), Forgaria nel Friuli(Monteprat), Nimis (Chialminis, Monteprato, Borgo di Mezzo), Prepotto (Castelmonte), Raveo, San Leonardo (Iainich), Zuglio (Fielis, Sezza).
Per quel che riguarda le spese ammissibili, è finanziabile per ogni beneficiario un solo progetto la cui durata di attività sia almeno triennale. Nel dettaglio il contributo copre i costi della costituzione della cooperativa o dell’associazione, l’avviamento di una nuova unità locale (compresi gli oneri amministrativi e i costi del personale) e l’investimento riferito alle attività del progetto. Non sono ammissibili invece le spese relative agli acquisti di veicoli di trasporto merci se il richiedente opera nel settore per conto terzi, di minuterie e materiale di consumo, di attrezzi del costo unitario inferiore a 50 euro e di beni usati. Infine, non verranno ammesse a contributo domande che prevedono una spesa complessiva inferiore a 20mila euro.
Il quantum erogato si configura secondo la natura del beneficiario e dell’attività svolta e sarà corrispondente all’importo richiesto, con un limite massimo di 200mila euro, ad eccezione delle imprese che operano nel settore del trasporto merci su strada per conto terzi: in tal caso la soglia si abbassa a 100mila euro.
In via ordinaria le domande potranno essere presentate – sempre esclusivamente mediante posta elettronica certificata (Pec) – entro il 31 marzo di ogni anno. Per il 2017, in virtù di quella che di fatto è la prima applicazione della legge, il termine è fissato in 60 giorni dall’entrata in vigore del regolamento successivamente alla pubblicazione del decreto prevista entro la prima metà del prossimo mese di maggio.
La concessione del contributo verrà determinata da una procedura valutativa e dalla conseguente pubblicazione della graduatoria