Dall’Europa oltre 31 milioni per lo sviluppo della montagna
La montagna è stata oggi ad Amaro al centro della quarta tappa del ciclo di incontri di presentazione del Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR), in cui sono state illustrate le misure dedicate a “Montagna e Aree interne“.
Il focus odierno, coordinato dall’Autorità di gestione del Programma, Lydia Alessio Vernì, ha visto gli interventi incentrati in particolare su “Una strategia per lo sviluppo della montagna” e sulle “Aree interne e la programmazione comunitaria 2014-2020”, tenuti rispettivamente da Loris Toneguzzi, direttore del Servizio coordinamento politiche per la montagna, e da Filippo Tantillo dell’assistenza tecnica del Comitato nazionale Aree Interne. Presenti anche Massimo Mentil, sindaco di Paluzza, in qualità di referente d’area, e Lino Not, commissario straordinario della Comunità Montana della Carnia. La “Strategia per la montagna” consiste nell’attuazione per gli 83 comuni interamente montani del Friuli Venezia Giulia di misure che hanno l’obiettivo di contrastare l’abbandono del territorio da parte delle nuove generazioni e la riduzione dei servizi primari, e di bloccare il fenomeno della diminuzione del numero delle imprese in montagna anche a causa della dimensione ridotta delle stesse rispetto alla media regionale. A supporto di questa strategia sul POR FESR 2014-2020 è stata prevista una “riserva finanziaria” per i progetti di innovazione realizzati nei comuni montani, per le piccole e medie imprese e per migliorare l’efficienza energetica.
Più nel dettaglio sulle azioni 1.1 – Servizi per l’innovazione,. 1.2 – Innovazione e industrializzazione,. 1.3 – Attività collaborative di R&S e 1.4 – Start-up e spin-off innovative è a disposizione la somma di 1.510.000 euro. Sull’azione 2.3 – Investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, vi sono 1.550.000 euro e infine sull’azione 3.1 – Linea 1 – Riduzione di consumi di energia primaria negli edifici scolastici e – Linea 3 – riduzione consumi di energia primaria nelle strutture sociosanitarie per anziani non autosufficienti le risorse ammontano a 1.600.000 euro. Per complessivi 4 milioni 660 mila euro.
Per quanto riguarda le “Aree interne”, che delimitano comunque aree montane, la Regione ha dato la sua adesione alla “Strategia nazionale per le aree interne del Paese”, individuando tre ambiti scelti sulla base dei criteri elencati nell’accordo di partenariato siglato con lo Stato. Si tratta dell’Alta Carnia con un territorio di 996,44 km² e 20.799 abitanti; delle Dolomiti Friulane (897,13 km² e 26.753 abitanti) e della zona del Canal del Ferro – Val Canale ( 875,48 km² e 11.045 abitanti).
Per ogni territorio si definirà un progetto d’area (già approvata la bozza di quello dell’Alta Carnia che farà da apripista) composta da due diverse tipologie di intervento, definite “Azioni”. Saranno così previste “Azioni di sviluppo locale”, a sostegno dei sistemi socio-economici locali, finanziate con i fondi POR FESR, nonché con il Fondo sociale europeo (FSE) e con il Programma di sviluppo rurale (PSR) e integrate secondo temi catalizzatori che comprendono la tutela del territorio e delle comunità locali, la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile, i sistemi agro-alimentari e sviluppo locale, il risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile, il saper fare e artigianato e il consolidamento e sviluppo delle attività produttive in un’ottica di filiera o di sistema locale, favorendo l’innovazione, sia nei processi produttivi che nelle pratiche di accesso al mercato.
Parallelamente saranno definite “Azioni per l’adeguamento dei servizi essenziali”, finanziate con risorse statali, che riguarderanno in particolare i settori dell’istruzione, della salute, della mobilità e trasporti locali.
I soggetti coinvolti in questo accordo quadro saranno i Comuni, in forma associata, la Regione (autorità di gestione di POR FESR, POR FSE, PSR), lo Stato (ministeri competenti nelle materie del progetto d’area) e i GAL (Gruppi di azione locale) con funzioni a carattere operativo, mentre il finanziamento avverrà attraverso l'”Investimento Territoriale Integrato” (ITI Aree Interne) per il quale esiste una riserva finanziaria specifica in ogni programma comunitario POR FESR, POR FSE e PSR (misura LEADER). In particolare nel POR FESR sono previsti per le Aree interne finanziamenti per 4.320.000 euro sull’azione 2.3 – Investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili e per 2.020.000 euro sull’azione 3.1 – Linea 3 – Riduzione consumi di energia primaria nelle strutture sociosanitarie per anziani non autosufficienti.
Sommando quindi tutti i finanziamenti previsti sui vari fondi, (POR FESR per 6.340.000 euro, POR FSE per 5.000.000 euro, PSR – Misura LEADER per 4.000.000 euro) con le risorse statali inserite nella legge di stabilità per 11.220.000 euro, ecco che le risorse messe a disposizione nel periodo di programmazione assommano a 26.560.000 euro per le Aree interne, cui si aggiungono i 4 milioni 660 mila euro delle strategie per la montagna, per un totale di 31 milioni 220 mila.