“Das Kaffeehaus” di Fassbinder in scena al Sociale di Gemona
Sarà un Goldoni rivisitato in chiave contemporanea ad aprire il mese di dicembre in cinque teatri del circuito ERT. Il regista tedesco Rainer Werner Fassbinder in Das Kaffeehaus ha adattato La bottega del caffè, commedia scritta dall’autore veneziano nel 1750; il Teatro Stabile del FVG ne ha affidato la regia a Valentina Cruciani che dirige la Compagnia del Teatro – Filippo Borghi, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio e Maria Grazia Plos – e due attori ospiti: Ivan Zerbinati e Mauro Malinverno. La tournee in Friuli partirà da Gemona martedì 5 dicembre al Teatro Sociale (ore 21).
Das Kaffeehaus – che il regista e autore teatrale e cinematografico tedesco mise in scena per la prima volta nel 1969 a Brema – riadatta la commedia di Goldoni senza tradirne i sottotesti: com’è nelle corde di Fassbinder, artista inquieto, maledetto, e geniale, prevalgono le tinte fosche e lugubri, una crudeltà cinica che trova perfette assonanze nel nostro presente.
«Nonostante si tratti di un’opera di fine anni Sessanta – sostiene la regista – la società che ne viene descritta non è molto diversa da quella che viviamo oggi, per questo l’abbiamo ambientata in una Venezia contemporanea. Ci sembra che i personaggi nell’essenza interiore somiglino a molti protagonisti delle feste mondane che si danno sulle terrazze o nelle case eleganti del nostro Paese, dove si ostentano denaro, bei vestiti e una finta cortesia per celare invece disperazione, solitudine, violenza, desiderio di potere e infine sopraffazione verso il prossimo».
In effetti, asciugando e rimodellando il plot goldoniano, Fassbinder accende i riflettori sul mondo di frequentatori della Kaffeehaus di Ridolfo, in cui un microcosmo d’individui si incontra e parla: discorsi che s’incentrano soprattutto sul denaro. Soldi che si contano e si scambiano addirittura ossessivamente. Certo si tratta anche di ideali, passioni, amicizie, relazioni, fedeltà, rispettabilità… ma anche per questo – sembra volere dire l’autore – alla fine si deve pagare.
Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it e chiamando l’Ufficio Turistico di Gemona (0432 981441).