Pecoranera torna in libreria con “Il Buon Selvaggio”
Uscirà in libreria il prossimo giovedì 15 ottobre il nuovo libro di Devis Bonanni, il giovane agricoltore di Raveo salito alla ribalta un lustro fa, ovvero quando iniziò a rimbalzare oltre i confini carnici l’eco della sua drastica scelta di vita, quella di mollare il lavoro di tecnico informatico e far nascere l’eco-villaggio “Pecoranera”.
“L’avventura – ci raccontava ai microfoni di RSN quando lo intervistammo per la prima volta nel 2010 – è partita nel 2003; appena finito scuola ho incominciato dalle piccole cose, ho trovato un lavoro per l’indipendenza economica e nel frattempo ho fatto pratica dato che la mia famiglia non proviene dal mondo agricolo. Ho incominciato praticamente da zero, un po’ alla volta ho seminato i primi orti e campi, è arrivata la prima serra, passo dopo passo questo sogno è diventato talmente importante da volerlo trasformare nel mio progetto di vita a tempo pieno”.
Da quell’esperienza poi nel 2012 ne scaturì una pubblicazione dal titolo omonimo, divenuta in pochi anni un vero e proprio “caso editoriale” con migliaia e migliaia di copie vendute, una specie di manifesto per chi fosse in cerca di cambiare vita, sposando la natura, senza comunque privarsi di alcuni comfort della modernità.
Nel mezzo di una storia semplice e di successo che ha ricevuto attenzioni da ogni landa d’Italia e non solo, nel marzo 2014 una battuta d’arresto a causa di un incendio che distrusse la sua casetta minimale. Ma Devis non si è scoraggiato e ha voluto continuare la sua sfida.
Ora a distanza di tre anni, tra l’altro nell’anno dell’Expo Milano 2015 che ha come tema proprio “Nutrire il Pianeta – Energia per la vita”, Devis Bonanni, oggi 31enne, torna a raccontarsi, ad interrogarsi e a ragionare sul modo di vivere delle persone e sullo sviluppo sostenibile del territorio, mandando in stampa per l’editore Marsilio, “Il buon selvaggio – Vivere secondo natura migliora la vita”.
Questa la presentazione del nuovo volume fatta dall’editore
Un messaggio che un mondo diverso può esistere dall’autore del caso editoriale Pecoranera
Nell’anno di Expo l’idea di una vita secondo natura affascina sempre di più l’uomo moderno. Dal suo rifugio montano, lontano dai clamori della manifestazione milanese dove tutti si muovono e fanno polvere rimestando nel gran calderone della Green Economy, l’autore tenta una via più autentica e meno immediata alla sostenibilità. Il suo percorso parte dall’esperienza di contadino in felice decrescita per elaborare il manifesto del buon selvaggio. Nel suo podere, un frutteto che ricorda il Giardino dell’Eden fa da cornice a campi di cereali e legumi. Sulla tavola porta un’alimentazione scarna, integrale e frugale a prevenzione delle malattie del benessere. Tra le sue priorità il senso di appartenenza ai luoghi e alla comunità e tempo per annoiarsi.
Il buon selvaggio non rifiuta la tecnologia ma accetta la sfida di un suo uso equilibrato, non lancia dogmi come macigni ma si pone domande e sperimenta uno stile di vita sempre aperto al confronto. Si districa tra gli inganni del vivere quotidiano elaborando una personalissima via alla felicità. A fare da sfondo, l’estremo rifugio di sempre: la Montagna – quelle Alpi segrete dove il buon selvaggio dei tempi moderni potrà rintracciare la solitudine terapeutica che in un continente sovrappopolato è un bene assai raro.
QUI UNA SERIE DI LINK PER APPROFONDIRE
LA PRIMA VIDEO INTERVISTA REALIZZATA DA MTV NEL 2010
LA PARTECIPAZIONE A PIAZZA PULITA SU LA7
Il link all’articolo di gennaio 2015 di Melania Lunazzi apparso sul Messaggero Veneto
Il link all’articolo di agosto 2015 di Melania Lunazzi apparso sul Messaggero Veneto