Dichiarazioni Isee in Friuli Venezia Giulia: 30mila famiglie (15,4%) sotto i 6mila euro
Oltre 194.000 famiglie con Isee ordinario in Fvg
Nel 2023 in Friuli Venezia Giulia le famiglie che hanno presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) ordinario sono state 194.241, 8.244 in più rispetto all’anno precedente (+4,4%), a cui corrispondono 537.164 residenti (il 45% della popolazione totale regionale); la media è di 2,8 componenti per nucleo. Nel 2023, inoltre, la nostra regione è stata quella dove si è osservata la crescita maggiore del numero di nuclei familiari con un Isee (l’aumento a livello nazionale è stato pari a +1%). Lo rende noto Alessandro Russo, ricercatore dell’Ires Fvg che ha rielaborato dati Inps.
Dopo il 2019, quando l’introduzione del Reddito di cittadinanza (misura per cui occorreva una certificazione Isee) aveva fatto registrare un notevole incremento (+20,4% in regione), anche nel 2021 e nel 2022 si erano evidenziati degli ulteriori aumenti (+12,9% e +11,1%), come risultato ad esempio dell’introduzione di nuovi sostegni alle famiglie che attraversavano delle difficoltà economiche legate alla pandemia (come il Reddito di emergenza o i buoni spesa Covid erogati dai Comuni per far fronte all’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità).
Le famiglie con Isee < 6.000 euro
Le famiglie che in regione presentano una situazione più critica, con un Isee inferiore ai 6.000 euro, sono quasi 30.000 e costituiscono il 15,4% del totale (tra queste 4.127 hanno un Isee nullo, uguale a zero). Questa percentuale sale al 21,4% in provincia di Trieste, mentre in quella di Pordenone si rileva il valore più basso (11,4%). La soglia massima dei 6.000 euro di Isee è una delle prerogative per accedere al Supporto per la Formazione e il Lavoro (per chi non ha i requisiti per ottenere l’Assegno d’Inclusione, che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza), una misura di attivazione che funziona tramite la partecipazione a percorsi di formazione, riqualificazione professionale, progetti utili alla collettività, ecc. Questa misura nel primo semestre del 2024 ha interessato 527 beneficiari nella nostra regione (sempre in Friuli Venezia Giulia i nuclei percettori dell’assegno di inclusione a maggio erano, invece, 4.002) e prevede un importo di 350 euro al mese (per un massimo di 12 mensilità, essendo un intervento una tantum).
Le persone che in regione vivono in nuclei con un Isee inferiore a 6.000 euro sono quasi 66.000, pari al 5,5% della popolazione residente; solo in Trentino-Alto Adige (4,1%) e in Veneto (5,2%) si rileva un’incidenza inferiore. Al contrario in tre regioni del Sud (Calabria, Sicilia e Campania) oltre un quinto della popolazione si trova in questa condizione di difficoltà. Pordenone (4,1%) e Udine (4,7%) presentano delle incidenze particolarmente contenute, tra le più basse in Italia. Dal 2016 a oggi il peso delle famiglie con Isee inferiore a 6.000 euro è sceso in regione dal 26,2% al 15,4%; in maniera speculare quelle con un indicatore superiore a 20.000 euro sono passate dal 24,7% al 36,5%. Più in generale negli ultimi anni sono aumentate le misure nazionali e regionali a cui viene collegato l’indice Isee (ad esempio si possono ricordare il bonus bebè, la Carta famiglia regionale e altro), pertanto si è allargata anche la platea dei nuclei richiedenti, che non è evidentemente composta solo da famiglie in difficoltà economica.
I nuclei monopersonali
Il valore medio dell’Isee in regione nel 2023 era pari a 15.595 euro (in Italia 15.328 euro); a Pordenone (19.599 euro) e Udine (18.808 euro) si riscontrano i valori più elevati, nella Venezia Giulia quelli più bassi (Gorizia 17.629 euro, Trieste 17.771). Il 26,4% delle famiglie del Friuli Venezia Giulia che hanno presentato una Dsu è composta da una sola persona; tra quelle con meno di 6.000 euro di Isee i nuclei monopersonali sono quasi la metà in regione (47,3%); se si considera solo chi ha un valore nullo la percentuale sale al 62,2% (61,7% in Italia). All’aumentare del valore dell’Isee i nuclei composti da una sola persona tendono ad avere un peso sempre minore, oltre i 30.000 euro sono il 16,4% in Friuli Venezia Giulia (e il 13,1% in Italia). Trieste è la provincia italiana in cui le persone sole evidenziano l’incidenza maggiore tra coloro che presentano una Dichiarazione Sostitutiva Unica (34,9% nel 2023); tale dato rispecchia la struttura demografica, in quanto nel territorio giuliano le famiglie unipersonali sono quasi la metà del totale (in base alla più recente rilevazione censuaria dell’Istat è la percentuale più elevata in Italia). È interessante inoltre notare, osserva Russo, che le famiglie monopersonali e quelle numerose (con 6 o più componenti) presentano l’Isee medio più basso (in Friuli Venezia Giulia rispettivamente 14.601 euro e 13.054 euro), mentre quelle composte da 3 o 4 persone superano in media i 21.000 euro). Nel tempo in regione era diminuita la quota di famiglie con minori (dal 47,9% nel 2016 al 43% nel 2021), ma nell’ultimo biennio è risalita a valori prossimi al 50%. L’incidenza di quelle con persone disabili era invece pari al 16,7% nel 2023.
L’Isee corrente
Nel periodo 2019-2021 si era osservata una sensibile crescita dei nuclei familiari con un Isee corrente, che erano quasi triplicati in regione (da 1.116 nel 2019 a 3.039 nel 2021) e quintuplicati a livello nazionale (da 54.592 a 294.979). Si trattava di un evidente sintomo della crisi economica legata alla pandemia, in quanto l’Isee corrente permette un aggiornamento dell’indicatore (senza però ripetere la Dsu) nel caso di un significativo peggioramento della situazione lavorativa o economica, ad esempio a seguito della perdita dell’occupazione. Nel 2022 si è tornati ad un livello più contenuto (2.252 nuclei), ma ancora doppio rispetto a quello registrato nel 2019. Nel 2023 il numero di famiglie con Isee corrente ha subito solo una lieve flessione (scendendo a 2.198 unità). Le famiglie con un Isee corrente nella nostra regione evidenziano in media un valore inferiore di 3.218 euro rispetto alle altre (15.413 euro contro 18.631).
La Dichiarazione Sostitutiva Unica
La Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) è il documento preliminare per il rilascio della certificazione Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). L’Isee è l’indicatore che individua le condizioni economiche effettive delle famiglie prendendo in considerazione il reddito, il patrimonio immobiliare e mobiliare e le varie caratteristiche del nucleo familiare. Si tratta di uno dei principali criteri di accesso alle prestazioni sociali erogate dagli Enti Pubblici. La fonte dei dati illustrati è rappresentata dall’archivio amministrativo delle Dichiarazioni sostitutive uniche compilate on line dai cittadini (le Dsu presentate in modalità precompilata sono stata pari al 14% del totale nazionale nel 2023) o attraverso i Caf. Nell’analisi sono considerate le sole Dsu con Isee ordinario, che vale per la maggior parte delle prestazioni (esistono comunque anche le seguenti tipologie di Isee: Università, sociosanitario, sociosanitario residenze, minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi).