Dieci nuovi defibrillatori nei rifugi e nelle attività produttive in quota del Friuli
“Mettere in rete tutte le risorse e le competenze disponibili, facendo squadra e creando sinergie, diventa strategico per fare fronte in maniera costruttiva a questo complesso periodo storico che vede un ridotto numero di professionisti della salute. L’alleanza che si crea tra istituzioni, associazioni, volontari diventa fondamentale per salvare vite umane e per diffondere sempre più, a tutte le età e in tutti gli ambiti, la cultura della prevenzione: un valore che deve diventare bagaglio culturale di ognuno di noi”.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto a Reana del Rojale, al corso per operatori dell’area forestale e dei trasporti in montagna, per gestione delle emorragie e per l’apprendimento delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare realizzato con la collaborazione del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico Fvg Fmsi, Primacassa Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio della Struttura operativa regionale emergenza sanitaria (Sores) rappresentata da Luigi Blarasin.
“Il progetto ‘Montagna in sicurezza’ per l’estate 2023 prevede, per il territorio della ex provincia di Udine, il posizionamento di altri 10 defibrillatori nei rifugi o nelle attività produttive in quota, che si aggiungono ai 25 già operativi dal 2021 e 2022 – ha spiegato Riccardi -. Prevede anche la formazione degli addetti nelle tecniche di rianimazione cardiopolmonare e di gestione delle emorragie potenzialmente fatali, grazie all’impiego di un kit salvavita da usare in autonomia, in attesa dell’intervento dei mezzi di soccorso emergenza urgenza territoriale”.
In quest’occasione sono stati formati 30 operatori impegnati nell’area forestale e dei trasporti, presenti gli istruttori della Federazione medico sportiva italiana, del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico della 1° Delegazione Friuli Venezia Giulia e, Primacassa Friuli Venezia Giulia che ha sostenuto l’iniziativa, rappresentata dal suo presidente, Giuseppe Graffi Brunoro.
Quest’anno saranno dotati di defibrillatori e kit emorragia il Rifugio Tita Piaz di Ampezzo, il rifugio Tolazzi di Forni Avoltri, il Rifugio Volaja, il Rifugio Creta Grauzaria di Moggio, il Punto di Ristoro di Passo Monte Croce Carnico e altri rifugi in via di definizione. Sono già 30 i rifugi e le malghe dotati di defibrillatori e di kit anti emorragia nel territorio dell’ex provincia di Udine.
(nella foto da sinistra Graffi Brunoro, Riccardi, Luigi Blarasin della Sores, una referente del Cnsas e un operatore della sala operativa della Sores)