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Dimissioni primario Cardiologia Tolmezzo, Riccardi: «Non ci saranno ripercussioni sull’operatività»

La situazione del personale sanitario era al centro del question time in Consiglio Regionale presentato oggi da Massimo Mentil (Pd), che ha chiesto alla Giunta quali azioni intenda intraprendere “per arrivare alla sostituzione del primario del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Tolmezzo”, osservando più in generale come “stimati professionisti, a più livelli, stiano abbandonando la loro posizione, rappresentando un disagio del personale ospedaliero sempre più evidente”. Sullo stesso argomento ha interrogato la Giunta anche Rosaria Capozzi (M5S), che chiede alla Giunta “se l’attuale direttore della Soc di Cardiologia di Tolmezzo continuerà a svolgere la propria attività all’interno del sistema sanitario regionale dal mese di ottobre e se vi sia davvero la possibilità di un declassamento della Soc in struttura operativa semplice dipartimentale”.

“Le dimissioni del primario di cardiologia dell’ospedale di Tolmezzo non avranno alcuna ripercussione sull’operatività della rete cardiologica e quindi anche del nosocomio del distretto dell’Alto Friuli”, ha risposto detto l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi. In particolare l’esponente dell’esecutivo Fedriga ha voluto rassicurare che la situazione contingente venutasi a creare con le dimissioni del dottor Di Chiara non si ripercuoteranno sulla funzionalità della struttura ospedaliera tolmezzina.
“Rassicuro quindi – ha detto Riccardi in Aula – che anche a seguito delle dimissioni del primario l’organizzazione della rete cardiologica vede comunque confermate la presenza di due strutture complesse nei presidi spoke di Tolmezzo e Palmanova, mentre una struttura semplice dipartimentale è presente presso il presidio ospedaliero di San Daniele del Friuli”.

“Le dimissione del primario di cardiologia sono un’ulteriore elemento di preoccupazione per un indebolimento del presidio ospedaliero di Tolmezzo. Le rassicurazioni restano sempre alla prova dei fatti, con tempistiche al momento indefinite su ipotetiche azioni a garanzia della sostituzione”, ha poi commentato Mentil.  “Purtroppo – evidenzia il consigliere dem -, queste dimissioni sono solo l’ultima di diverse problematiche che hanno interessato il presidio di Tolmezzo. Tra queste, la perdita del primariato di ostetricia/ginecologia e pediatria (trasformate in strutture operative semplici dipendenti da Udine), la chiusura dal primo luglio dell’attività di chirurgia/senologia, la chiusura dell’attività impiantistica dei pacemaker, la riduzione in medicina dei posti letto da 82 a 66, attualmente 60 per l’estate”. “E ancora – conclude l’esponente del Pd – il servizio pneumologia assente da anni, in precedenza in convenzione con pneumologia di Trieste, il servizio oculistico presente solo un giorno alla settimana, le carenze di infermieri e l’edilizia ferma da anni”.

“Abbiamo appreso con favore le rassicurazioni dell’assessore Riccardo Riccardi sul futuro del reparto di cardiologia di Tolmezzo e sul fatto che non ci sia alcuna possibilità di declassificarlo da struttura complessa a struttura semplice”. Con una nota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, commenta la risposta alla sua interrogazione discussa nella seduta d’Aula odierna. “Dopo 15 anni di attività, il direttore della Struttura complessa ha rassegnato le dimissioni creando grosse preoccupazioni tra operatori e cittadini, che si sono interrogati sul futuro di quella realtà. Per questo – conclude Capozzi – riteniamo importante la presa di posizione della Giunta regionale e auspichiamo che quanto prima si possa conoscere chi sostituirà l’attuale direttore”.