Cambio della guardia tra i volontari friulani impegnati ad Amatrice
Partiranno da Palmanova nelle prime ore di domattina, domenica 28 agosto, altri tecnici e volontari della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. La destinazione è, ancora una volta, Amatrice. In queste ore presso la sala operativa della PC, a Palmanova, si sta lavorando per preparare altri mezzi e attrezzature da portare nelle zone colpite per assicurare il funzionamento della tendopoli, i soccorsi e gli aiuti alla popolazione colpita.
Una trentina i volontari in partenza, che daranno il cambio ai colleghi impegnati da mercoledì scorso. Appartengono alle squadre comunali di Aviano, Lignano Sabbiadoro, Medea, Roveredo in piano, Sagrado, Sedegliano, Tolmezzo, Tramonti di Sotto, Pordenone, Arta Terme, all’Associazione nazionale alpini e alla Croce Rossa Italiana-Comitato Regionale FVG. Come richiesto tra i volontari vi sono anche idraulici ed elettricisti. I successivi cambi di turno sono previsti ogni sabato, fino alla fine dell’emergenza.
A cittadini e imprese che volessero aiutare, con un gesto di solidarietà, le popolazioni terremotate, dalla sede della Protezione civile si raccomanda nuovamente di donare in questa fase solo denaro, evitando di portare a Palmanova generi di prima necessità. “Il campo è autosufficiente”, spiegano dalla sala operativa. “Abbiamo cibo, bevande, indumenti; anche giocattoli per i bambini: materiale fatto pervenire autonomamente al campo da soggetti non autorizzati dalla Protezione civile regionale creerebbe problemi di stoccaggio”.
LE DONAZIONI
In queste ultime ore si stanno moltiplicando le iniziative di associazioni e amministrazioni comunali volte ad organizzare raccolte di fondi da destinare ai territori del centro Italia colpiti dal terremoto, o più semplicemente di cittadini che manifestano il desiderio di effettuare una donazione in denaro. Come informa l’assessore Paolo Panontin, la Protezione civile regionale ha quindi ritenuto opportuno mettere a disposizione il proprio conto corrente sul quale far confluire i gesti di liberalità. La somma raccolta sarà utilizzata per realizzare uno o più interventi di pubblica utilità nei territori colpiti dal sisma. I versamenti vanno effettuati sul conto corrente della Protezione civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
IBAN: IT47 W 02008 02230 000003120964
attivo presso Unicredit Banca SpA, intestato a Tesoreria del Fondo regionale per la protezione civile, con la causale “Sisma centro Italia – il Friuli Venezia Giulia non dimentica”.
LA VISITA DI PANONTIN E I FUNERALI
Si sono celebrati oggi ad Ascoli Piceno i primi funerali delle vittime del terremoto di martedì notte che ha provocato morti e distruzione nell’Italia Centrale. Un bilancio che si continua ad aggravare, 290 le vittime secondo quando comunicato dal dipartimento della Protezione Civile, 224 morti ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 49 ad Arquata del Tronto. “Non vi lasceremo soli” ha dichiarato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente alle esequie assieme al premier Renzi. Il capo dello stato in mattinata ha visitato anche i borghi colpito dal sisma e con lui c’era anche l’assessore regionale alla Protezione Civile Paolo Panontin, che ieri ha raggiunto Amatrice incontrandosi con il direttore Sulli, i tecnici e i volontari friulani. Mattarella ha avuto parole di elogio nei nostri confronti evidenziando lo spirito di solidarietà che più volte ci ha contraddistinto. E la ricostruzione del Friuli è stata indicata dal ministro delle infrastrutture Del Rio quale modello da seguire per far rialzare quelle terre dalla tragedia. Sempre oggi ha preso avvio poi l’operazione di mappatura aerea dei territori attraverso l’elicottero messo a disposizione dalla nostra regione. I dati che verranno raccolti saranno di fondamentale importanza per capire se e dove effettivamente si potrà parlare di ricostruzione o, dove eventualmente si dovrà procedere a nuove edificazioni. Rispetto alla notizia che il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, come concordato nella serata di ieri con il Dipartimento di Protezione Civile, ha terminato le operazioni di soccorso e “search and rescue”, l’assessore Panontin conferma che, portato a termine il lavoro assegnato, si apprestano a rientrare anche le squadre partite dal Friuli Venezia Giulia.
ANNULLATA L’ESERCITAZIONE DI SETTEMBRE IN FRIULI
Il tragico evento sismico che sta interessando l’Italia centrale richiede di potenziare e sostenere con continuità la macchina dei soccorsi, senza distogliere energie e risorse che devono essere totalmente indirizzate al supporto delle popolazioni colpite da questa nuova tragedia. Anche le donne e gli uomini del sistema integrato di Protezione civile del Friuli Venezia Giulia sono impegnati in questa azione corale che vede all’opera l’intero sistema nazionale di soccorso con il Dipartimento nazionale di Protezione civile e le colonne mobili delle Regioni e Provincie Autonome. La presidente Debora Serracchiani e l’assessore Paolo Panontin, d’intesa con i vertici nazionali della Protezione civile, intendono sostenere con tutte le risorse impiegabili tale azione e pertanto hanno deciso di annullare l’esercitazione nazionale di Protezione civile sul rischio sismico “FVG40exe” già programmata tra il 15 e il 18 settembre 2016. Lo rende noto lo stesso assessore alla Protezione civile, Paolo Panontin.
“Siamo certi – ha affermato l’assessore – che i gruppi comunali e le associazioni di protezione civile, gli enti e le strutture transfrontaliere e le aziende che con grande sensibilità avevano già offerto la loro disponibilità a prendere parte all’esercitazione, condivideranno tale decisione, preferendo anch’esse rivolgere le proprie energie alle nuove drammatiche necessità del Paese”. In ogni caso, al fine di ricordare e commemorare comunque l’evento sismico del settembre del 1976, l’assessore assicura che “saranno valutate, di concerto con le amministrazioni comunali, iniziative coerenti con le esigenze operative che il momento impone”.
Un sentito ringraziamento a coloro che con la loro disponibilità ed opera gratuita cercano di alleviare le sofferenze ed i disagi di chi ha subito danni morali e materiali a seguito degli eventi sismici. Noi friulani non possiamo dimenticare che anche grazie all’aiuto e solidarietà di molti, siamo riusciti a superare questi eventi, senza dimenticare la caparbietà e forza d’animo grazie alla quale oggi, quando ci citano ad esempio, possiamo ben essere orgogliosi.
Personalmente, ma come sempre sarò una voce fuori dal coro, non condivido l’utilizzo forse a fini elettoralistici che viene fatto dai politici in queste occasioni. Un passettino indietro non sarebbe certo male, quantomeno per lasciare spazio e voce a chi suda e lavora, grazie anche ai fondi pubblici, ma appunto in quanto pubblici di tutti.