Domani il rientro in Italia di Elisa Valent, Venzone si prepara ad accoglierla
Rientrerà in Italia domani mattina, giovedì, all’Aeroporto militare di Pisa, il feretro di Elisa Valent, la studentessa universitaria friulana di 25 anni che ha perso la vita domenica all’alba nel drammatico incidente stradale di Tarragona in Spagna. A confermarlo, salvo eventuali altri inconvenienti, il sindaco di Venzone Fabio Di Bernardo, che ieri per tutta la giornata ha continuato a lavorare alacremente con le autorità italiane per accelerare le pratiche di rimpatrio. “Questa sera (ieri, ndr) hanno comunicato alla famiglia che sono state ultimate le incombenze per i visti – ha spiegato Di Bernardo in serata – domani (oggi, ndr) ci saranno i rimpatri delle prime tre studentesse mentre Elisa arriverà giovedì, come amministrazione comunale abbiamo già messo a disposizione un carro funebre che andrà a recuperare il feretro e con esso, grazie ad un altro mezzo, la mamma e la sorella. Quindi le aspetteremo in paese mentre domani (oggi, ndr) decideremo le iniziative da intraprendere a livello di comunità, si pensa per esempio ad una fiaccolata. I funerali invece dovrebbero essere celebrati prima di Pasqua”.
Anche nella giornata di ieri poi si sono susseguite le testimonianze di vicinanza alla famiglia e i ricordi di questa ragazza splendida che dopo aver sconfitto la leucemia da piccola, aveva preso la vita di petto, con coraggio, voglia di mettersi in gioco e di esplorare il mondo.
Ed anche all’istituto Magrini-Marchetti di Gemona del Friuli, dove Elisa si era diplomata, di lei rimarrà un ricordo indelebile: “veniva spesso a trovarci, ad incontrare i suoi professori, a scambiare una paio di battute con gli studenti – racconta Graziella Covre, dirigente scolastica dell’Isis – pur avendo infatti intrapreso una strada personale di studi che la vedevano spesso fuori regione, Elisa non ha mai tagliato i rapporti con la sua terra, con le sue radici. Domani (oggi, ndr) osserveremo un minuto di silenzio e poi pensiamo già in accordo con l’associazione dei genitori di poter ipotizzare una borsa di studio in sua memoria”.
Bandiere listate a lutto al palazzo Maldura di Padova, l’edificio dell’Università di Padova dove faceva lezione Elisa Valent. «Tutto il Dipartimento si stringe nel dolore e partecipa al cordoglio dei parenti, degli amici, dei compagni di studio e siamo particolarmente vicini con grande affetto alla famiglia di Elisa» ha commentato la professoressa Anna Bettoni, direttore del Dipartimento di Studi linguistici e letterari dell’Università di Padova.
Nella piccola frazione di Carnia, dove la famiglia Valent abita, con silenzio e rispetto si attende il rientro del feretro e la data dei funerali, parla di una giovane “seria, sveglia e solare” il parroco Don Roberto Bertossi che al momento non ha ancora programmato veglie di preghiera o altro, in attesa di avere notizie dalla famiglia.