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Con Don Dino Pezzetta si parla di terremoto alla “Polse di Cougnes”

Il terremoto che ha sconvolto l’Italia centrale rende ancora più drammaticamente attuale il tema che verrà affrontato giovedì 1° settembre alla “Polse di Côugnes” (nei pressi della Pieve di Zuglio), in occasione della “Giornata ecumenica per la custodia del creato”.

L’Arciconfraternita dello Spirito Santo “Pieres Vives” e il Coordinamento regionale della Proprietà collettiva hanno invitato il teologo friulano don Dino Pezzetta ad animare un confronto pubblico intitolato «Dal “Finimondo” alla “Festa della Creazione”». La conferenza con dibattito inizierà alle ore 18.30.

L’intendimento dei promotori, nell’anniversario del terremoto del ’76, era quello di mettere a confronto le riflessioni e le esperienze maturate da don Pezzetta durante l’emergenza e la ricostruzione del Friuli terremotato con la «dottrina della creazione sviluppata ecologicamente» dal grande teologo evangelico Jürgen Moltmann.

Indubbiamente, però, la sciagura di pochi giorni fa, rende ancora più urgenti gli interrogativi che erano sorti già tra le macerie dei paesi friulani e di fronte ai terribili lutti e alle distruzioni del maggio e del settembre 1976: è arrivata la fine del mondo? Come amare e rispettare una natura minacciosa, fonte di morte e non di vita? Che risposte può dare la fede dinanzi a terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche…? Esiste davvero Dio, se abbandona ad un destino così crudele tanti innocenti?

Il relatore della conferenza del 1° settembre, originario di Osoppo, dove ha vissuto da protagonista la notte del 6 maggio e la lunga stagione dell’emergenza e della rinascita, ha raccolto le sue riflessioni su questi interrogativi in un recente volume intitolato “Terrae Motus 1976-2016 nella mia anima nei miei paesi nella mia Chiesa”. Inoltre, si è confrontato in prima persona con la teologia della creazione di Jürgen Moltmann, di cui è stato il principale traduttore in italiano, collaborando con la “Biblioteca di teologia contemporanea” dell’editrice bresciana “Queriniana”.

Fra le opere di Moltmann tradotte da Pezzetta vi è anche il classico volume “Dio nella creazione – Dottrina ecologica della creazione” del 1985, in cui il grande teologo evangelico ha rivoluzionato la tradizionale impostazione per la quale «il problema della creazione era il problema di come conoscere Dio a partire dalla creazione».

Secondo la nuova impostazione proposta da Moltmann, alla luce della «sfida ecologica», «il problema è quello di conoscere la natura a partire da Dio», entrando in dialogo con la tradizione ebraica, con teologi di confessioni diverse, ma anche con il mondo della scienza e della tecnica.

La Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato è stata istituita per l’intera Chiesa cattolica da Papa Francesco, nel 2015. La data è stata fissata al 1° settembre per sottolineare la forte valenza ecumenica della Giornata, che s’ispira ad un’iniziativa del Patriarcato ortodosso di Costantinopoli.

Arciconfraternita dello Spirito Santo “Pieres Vives” e Coordinamento regionale della Proprietà collettiva, a partire dal 2010, organizzano a San Pietro di Carnia un’occasione annuale di riflessione sui temi della custodia del creato. Da allora, hanno iniziato a rivolgersi in special modo a due delle categorie che più direttamente sono implicate nella gestione e nella protezione del patrimonio naturale: gli agricoltori e le comunità titolari di Proprietà collettive, offrendo loro spazi di approfondimento e confronto sull’«ecologia integrale» di cui ha scritto diffusamente il Papa nella lettera enciclica “Laudato si’”.