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Due milioni per la messa in sicurezza di Sella Nevea dal rischio idrogeologico e valanghivo

L’analisi degli interventi completati, quelli in corso e in progettazione, sono stati gli argomenti dell’incontro a  Sella Nevea, fra il sindaco di Chiusaforte Fabrizio Fuccaro e Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio Regionale.

In primo piano, in particolare, le fasi di messa in sicurezza di alcune aree dove alto è il rischio idrogeologico e valanghivo. Tre gli interventi previsti, il primo dei quali toglie dalle situazioni di pericolo il condominio Stella Alpina, altre villette a schiera, singole unità abitative e un tratto di viabilità pubblica. Il costo dei lavori, che si sviluppano per 200 metri circa di vallo, è di 500 mila euro. Non lontano un rilevato deviatore di circa 250 metri provvederà a deviare in alveo i flussi valanghivi provenienti dal monte Poviz. Negli anni ’70 da lì partì un movimento nevoso che raggiunse il parcheggio di piazzale Slovenia e l’Hotel Canin, distruggendo parte della sala da pranzo e lambendo la stazione di avvio della vecchia funivia, fortunatamente senza provocare vittime. A ulteriore incolumità pubblica, PromoturismoFVG installerà a monte un sistema di  distacco programmato del manto nevoso detto gas-ex. Gli interventi sfiorano i 750 mila euro. Una volta declassificata la pericolosità della zona, l’obiettivo sarà creare anche un campo scuola.
La terza opera, da poco finanziata per 700 mila euro, metterà in sicurezza le casere di Cregnidul di sopra, non lontano dall’altipiano del Montasio. Ora sono in fase di ristrutturazione, a cura del Comune, come rifugio escursionistico. Saranno quindi fruibili in futuro anche durante il periodo invernale, essendo nella zone dell’area di arrivo della progettata seggiovia che parte da Sella Nevea e in quella di partenza delle relative piste.

Complessivamente quasi 2 milioni di euro, quindi, al 95% coperti da fondi regionali “per i quali ringrazio il presidente Massimiliano Fedriga, la sua giunta e Mazzolini stesso per le attenzioni riservate alla comunità locale e allo sviluppo dell’economia turistica montana”, dice Fuccaro.