Ecco “Green Tim”, il progetto Interreg sul turismo sostenibile in Alto Friuli
Questa fase della contemporaneità è caratterizzata da sostenuti cambiamenti e dall’esplodere dei flussi della mobilità. Il turismo è pienamente coinvolto dalle trasformazioni che vedono le persone, nel mercato interno e globale, muoversi sempre più per ragioni profonde, di auto-realizzazione e auto-determinazione. Il mondo cambia e i viaggiatori, gli appassionati e, in questa dinamica, le generazioni Y e Z rappresentano oramai il 50% dei turisti. Questi sono solo alcuni tratti che caratterizzano il settore e che sollecitano a riflettere sull’importanza che assumono l’autenticità dei luoghi, le mete poco conosciute e le modalità di spostamento sempre più volte alla sostenibilità.
Nell’ultima decade l’attenzione per il turismo responsabile, sostenibile e accessibile è cresciuta esponenzialmente e, di pari passo, si è affermata la necessità dei territori come il nostro di qualificare le proprie caratteristiche, a partire dall’offerta artistica, culturale, agroalimentare e artigianale, accompagnando le imprese della filiera in un percorso di evoluzione che permetta di corrispondere meglio alle nuove esigenze del mercato, implementare l’offerta con nuovi prodotti ed evidenziare al contempo gli elementi di originalità di ogni destinazione in relazione appunto con il paesaggio, la storia e l’universo delle produzioni.
Attraverso il progetto CLLD Italia – Austria “GREEN TIM Green Tourism In the Mountains. Strategie per il turismo sostenibile”, il Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, dei Passo Pramollo e di Sella Nevea in qualità di Lead Partner, NLW Tourismus Marketing GmbH di Hermagor, la Comunità di Montagna della Carnia e la Cramars Soc. Coop. Soc. di Tolmezzo intendono affrontare proprio questo nuovo scenario e suggerire azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità locali e degli ospiti delle destinazioni rispetto al tema del turismo sostenibile, quale «motore» di valorizzazione e salvaguardia del territorio.
In questo senso servono conoscenze riguardo le dinamiche che coinvolgono i territori di «destinazione» dell’area HeurOpen (Carnia, Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale e Regione di Hermagor) e la capacità degli operatori impegnati lungo la filiera ad evolvere per corrispondere ai flussi e ai caratteri del turismo sostenibile.
Il progetto CLLD favorirà l’avvio di un processo di innovazione sociale e di animazione territoriale che coinvolgerà 5 territori della Carnia (Forni di Sopra, Sauris, Arta Terme, Zoncolan-Ravascletto e Sappada) e sarà articolato attraverso Laboratori, cui saranno chiamati a partecipare oltre 50 tra organizzazioni, reti, imprese e soggetti diversi, al fine di maturare consapevolezze ed ispirare, suggerire ed intraprendere misure e azioni, alla scala di ecosistema locale e di singola impresa, che permetteranno la co-progettazione di soluzioni e la predisposizione di specifiche sperimentazioni per ognuna delle aree coinvolte.
La prima fase delle attività prenderà avvio con l’organizzazione di un evento di presentazione del progetto GREEN TIM, che si terrà giovedì 16 marzo dalle ore 17:00 a Tolmezzo, organizzato dalla Cramars presso la sala convegni della Comunità di Montagna della Carnia (Via Carnia Libera 1944, 29) che avrà lo scopo di illustrare i trend e le caratteristiche che assume il turismo sostenibile alle diverse scale (U.E., Italia, Friuli Venezia Giulia. Montagna friulana), di comprendere gli impatti che si determineranno sull’insieme delle imprese che operano nel settore nonché di coinvolgere, almeno per l’area della Carnia, gli interlocutori delle azioni previste.