Elezioni Tolmezzo, Vicentini: «De Martino usi cautela nel parlare di sanità»
Riceviamo dal candidato sindaco di Tolmezzo Roberto Vicentini e pubblichiamo.
«De Martino usi cautela nel parlare di sanità, il depauperamento dell’ospedale della Carnia si è verificato durante i mandati Brollo e per effetto della riforma Serracchiani che ha depotenziato l’ospedale stesso e le strutture che lo reggono. La crisi di reparti e primariati ha una spiegazione ben precisa e negli ultimi 8 anni non c’è stato il minimo segnale di reazione a questa infausta tendenza, anzi si è osservata inerzia o un imbarazzante silenzio da parte della amministrazione comunale».
Non è un attacco quello del candidato sindaco Roberto Vicentini ma un intervento dettato dall’esigenza di fare chiarezza su un tema fondamentale come la sanità. «Leggere ora di declassamento da SOC (Struttura operativa complessa) a SOSD (Struttura operativa semplice dipartimentale) – prosegue il rappresentante delle liste di centrodestra tolmezzine – dei reparti di ostetricia-ginecologia e di pediatria dell’ospedale di Tolmezzo e la perdita di due primari è a dir poco sconcertante. Stiamo pagando scelte sconsiderate della sinistra che hanno portato all’impoverimento della rete sanitaria locale.
I toni offensivi utilizzati dall’ex vicesindaco con delega alla sanità della giunta Brollo, che si difende parlando di “pochezza di contenuti” e di “basso livello degli interlocutori” non mi appartengono perché ho sempre il massimo rispetto per tutti gli esponenti – amministratori del nostro territorio.
Non possiamo accettare che la candidata a sindaco De Martino si trinceri, parlando d’impegno e solitudine da parte della giunta Brollo, di congiure di palazzo e documenti depositati in segreto, quando l’amministrazione comunale, di cui la stessa ha fatto parte con addirittura la delega alla salute per almeno 5 anni, ha supinamente lasciato che tutto avvenisse senza alcuna reazione concreta che abbia portato a qualche risultato tangibile per la nostra gente».
Vicentini precisa che le scelte fatte per l’ospedale di Tolmezzo e della Carnia, non erano l’unica via percorribile: «San Daniele ha saputo esercitare una forza politica ben maggiore e resistere come distretto: è sotto gli occhi di tutti. Seracchiani, Telesca (assessore alla sanità all’epoca della menzionata riforma), Brollo, De Martino: questa era la squadra a diversi livelli. Queste persone a livello comunale oggi si ripresentano alle urne e chiedono fiducia, come se non fossero stati loro a governare il nostro comune negli ultimi 8 anni».
Al di là della valutazione oggettiva di quel che ad oggi non funziona, il candidato sindaco del centrodestra parla di quel che si dovrà fare per mantenere i servizi che ci sono e far permanere le eccellenze. «Guardando oltre agli inutili conflitti che non giovano al benessere dei cittadini, noi abbiamo un programma semplice ed organico: la sanità è una delle priorità. Ci concentreremo certo sull’utilizzo massimo delle autonomie gestionali e di spesa delle Sos di dipartimento (previste nell’atto aziendale appena uscito) e sul dialogo con i vertici regionali della sanità per trovare soluzioni efficaci, nonché sulle persone e sulle professionalità che operano nelle strutture ospedaliere, che devono essere incentivate perché sono delle risorse per il nostro territorio e, in particolare, per la nostra sanità. Infatti, oltre al dislocamento di una sede della scuola d’infermieristica nel capoluogo carnico e la rivalorizzazione degli immobili desueti per accogliere le esigenze abitative degli operatori sanitari che vengono da fuori, e il completamento della rete territoriale con l’attivazione dell’automedica per l’area Alto Friuli, abbiamo già iniziato a confrontarci con gli operatori sanitari della struttura ospedaliera per dare loro il nostro immediato e concreto supporto.
Massima attenzione è dedicata anche al Reparto immunotrasfusionale, dove al momento è presente un medico del reparto dell’ospedale di Udine, nell’attesa di un nuovo responsabile locale. Per noi, infatti, è importante mantenere un riferimento in loco per le associazioni di donatori di sangue del nostro territorio, che hanno dato e stanno dando un grande esempio di altruismo e solidarietà».
Conclude Vicentini con un’ultima importante riflessione: «Preme la questione Rsa, che l’amministrazione precedente ha in modo imbarazzante lasciato chiudere, per non parlare dell’Asp Scrosoppi che si trova in una situazione di enorme difficoltà, ormai nota a tutti, anche se taciuta per mesi dalla De Martino. Sono questi ulteriori tasti dolenti dell’amministrazione Brollo che ha peccato di una gestione inefficace e poco chiara. Noi invece vogliamo ridare al territorio meritocrazia e lustro e difendere le eccellenze che a Tolmezzo ancora ci sono e devono rimanere».