Enemonzo, incontro in Prefettura a Udine sulle problematiche di Quinis
“A seguito di una accertata intensificazione dei fenomeni carsici che interessano l’area di Quinis, nel territorio comunale di Enemonzo, l’Amministrazione regionale ha aperto oggi un tavolo finalizzato a predisporre tutte le azioni che saranno necessarie per salvaguardare l’incolumità pubblica”.

A darne notizia, quest’oggi, è stato l’assessore alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, in occasione del tavolo riunitosi nella sede della Prefettura di Udine con il prefetto Domenico Lione, il sindaco di Enemonzo Franco Menegon, oltre a primi cittadini e amministratori comunali di altre località della Carnia, esperti del Servizio geologico regionale e dell’Università di Trieste, e funzionari della Protezione civile Fvg. Il vertice è stato convocato per affrontare in maniera coordinata ed efficace la problematica di Quinis.
L’area dell’abitato di Quinis è interessata storicamente da un fenomeno erosivo sotterraneo che, periodicamente, si manifesta anche in superficie con cedimenti e avvallamenti, anche in corrispondenza di abitazioni e viabilità. Si tratta di un fenomeno naturale legato alla presenza di rocce evaporiti che non si può mitigare. I siti sensibili sono costantemente monitorati tramite sensori e procedure tecniche specifiche.
“L’incontro di oggi è propedeutico all’avvio di una serie di azioni da mettere in atto in forma concorde per la salvaguardia della collettività – ha rimarcato Riccardi -, sia per i cittadini che vivono in questa parte del comune di Enemonzo sia per coloro che transitano lungo la Statale 52 “Carnica”, arteria che si snoda proprio al limitare dell’abitato di Quinis. Per individuare le procedure di intervento migliori e omnicomprensive, la Protezione civile coinvolgerà tutti i soggetti interessati: la Direzione regionale Infrastrutture e la Direzione regionale Ambiente, insieme agli enti competenti che si occupano di sottoservizi e, tra gli altri, pure del patrimonio edilizio ecclesiastico”.