Enovis apre un nuovo stabilimento produttivo a San Daniele
Enovis ha annunciato oggi l’inaugurazione di un nuovo stabilimento produttivo presso la sede di San Daniele del Friuli, precedentemente parte di LimaCorporate, acquisita da Enovis a gennaio 2024. Il nuovo corpo di fabbrica raddoppierà la capacità produttiva, passando dagli attuali 750 mila pezzi a più di 1.5 milioni unità all’anno, e creerà cento nuovi posti di lavoro, con un conseguente impatto positivo sull’economia locale e nazionale.
La cerimonia d’inaugurazione ha visto la partecipazione di cariche istituzionali regionali, tra cui il Presidente del Friuli VG, Massimiliano Fedriga, insieme alla dirigenza di Enovis e dei dipendenti. Enovis si impegna a proseguire gli investimenti nel Friuli VG nei prossimi dieci anni, con progetti che includono la costruzione di un terzo edificio.
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Luca Vozzi, Vice President of Operations di Enovis International Surgical, ha commentato: “L’inaugurazione del nuovo stabilimento produttivo ci rende molto orgogliosi. Con l’aumento dei metri quadri a nostra disposizione, le migliori macchine disponibili sul mercato e l’aggiunta di nuovi collaboratori, siamo sulla strada giusta per incrementare la nostra capacità produttiva e continuare la nostra crescita come leader globale nella tecnologia medica.”
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha contribuito con una nota da parte del Ministro Adolfo Urso, letta durante la cerimonia di inaugurazione: “Ringrazio l’Amministratore Delegato Reinmann per l’invito e saluto gli intervenuti all’inaugurazione del nuovo stabilimento produttivo di Enovis, scusandomi di non poter essere con voi a causa di impegni istituzionali. A San Daniele del Friuli assistiamo a un’altra espressione della straordinaria capacità delle nostre imprese di affermarsi nel mondo grazie a impegno, dedizione e soprattutto lungimiranza. Dal 1945 la vostra azienda è cresciuta investendo in innovazione e oggi, acquisita da un gigante statunitense, continua a espandersi sul territorio friulano, raddoppiando la produzione e offrendo nuova occupazione. Il vostro settore da venti anni vive una fase di crescita senza precedenti: il numero di impianti di protesi è passato da circa 80.000 nel 2000 a oltre 220.000 nel 2022: è il risultato dei cambiamenti demografici, ma anche della 2 capacità di rispondere sempre meglio a una domanda crescente ed esigente attraverso un progresso tecnologico mirato. Il successo degli impianti protesici richiede competenza a tutti i livelli: dalle strutture sanitarie ai chirurghi fino a risalire la lunga filiera produttiva in cui ricerca, competenze e digitalizzazione si fondono per restituire benessere e movimento a tante persone. Non mi resta che augurarvi buon lavoro, sicuro che continuerete a guardare al futuro con il medesimo spirito di cambiamento che finora vi ha condotto verso il progresso finalizzato a migliorare non solo i vostri prodotti, ma soprattutto la qualità della vita dei pazienti. Grazie.”