Enzo Marsilio sbatte la porta al Partito Democratico
«Una pugnalata alla schiena di quanti in questi anni hanno lavorato per far crescere il Pd». Con queste parole il consigliere regionale Enzo Marsilio ha annunciato le proprie dimissioni a causa della scelta della direzione nazionale di assegnare il ruolo di capolista al Senato a Tommaso Cerno.
«Svilire queste persone candidando una persona che – prosegue Marsilio – non solo non ha mai fatto niente per il Pd ma si è particolarmente distinta nel colpire la sua classe dirigente, diventa una scelta inaccettabile. Comunico pertanto – conclude – la mia dimissione da iscritto del Partito democratico con conseguente restituzione della tessera di iscrizione al segretario del Circolo di Sutrio, cui seguiranno le dimissioni dal gruppo consiliare del Pd”.
LE PRIME REAZIONI
“Quando qualcuno che appartiene alla nostra comunità politica da tanti anni decide di cambiare strada non è mai un buona notizia. Non posso condividere, dal punto di vista politico, la decisione di Enzo Marsilio, cui chiedo però un’ulteriore riflessione”. Lo afferma la segretaria regionale del Pd Fvg, Antonella Grim, in merito all’annuncio del consigliere Marsilio di lasciare il Pd e il gruppo consiliare regionale.
Secondo Grim “comprendo il disagio personale dei Enzo Marsilio e mi rammarico per questa sua decisione, ma non capisco la correlazione tra la critica ad alcune scelte assunte a livello nazionale e la conseguente fuoriuscita dal gruppo consiliare di cui ha fatto parte per tutti questi anni, condividendo importanti scelte per la regione, soprattutto per il territorio montano”.
“Le liste del Pd – osserva Grim – sono sempre state plurali e hanno sempre ospitato personalità esterne. Questo non può essere un motivo dirimente per decidere di abbandonare un partito per chi ha contribuito a farlo nascere e a farlo diventare così radicato sul territorio”