Estratto il 60enne di Tolmezzo precipitato nella grotta di Noè a Trieste
E’ stato estratto intorno alle 15 Claudio Schiavon, speleologo di Tolmezzo, caduto nella tarda mattinata di domenica 27 gennaio all’interno della Grotta Noè sul carso triestino, in comune di Duino Aurisina, mentre si stava calando al suo interno lungo la corda.
Durante la calata l’uomo è precipitato dopo aver perso la presa del discensore e, dopo un volo di quattro metri sul fondo della grotta, a cinquanta metri di profondità, è rotolato per altri dieci metri su un mucchio di detriti. L’uomo è rimasto sempre cosciente ma ha riportato diversi traumi, apparentemente non gravi.
I tecnici del Soccorso Alpino e speleologico e i Vigili del Fuoco lo hanno stabilizzato sul posto e poi lo hanno estratto dalla cavità per trasportarlo, una volta uscito, a piedi sulla barella per cinque minuti fino all’autoambulanza che attendeva poco lontano sul posto.
60 anni… prossima volta ..fatti . Le passeggiate..
E noi continuiamo a pagare…
Prima imprudenti che vanno in montagna, dopo i professori dello sci che vanno dove nn serve e ora il nonno in grotta…
Ehi, Lei per il nonno in grotta non paga niente, perché il “nonno” è un istruttore di speleologia ed è assicurato per questa attività con il CAI. E gli infortuni capitano in fabbrica, in cantiere, in casa e, guarda un po’, anche in grotta. Parlare meno e magari da informati!
Nonnino un corno, visto che a 60 anni uno è considerato giovane e deve lavorare ancora diversi anni! IL discorso dell’ lmprudenza è un’ altra cosa e
riguarda tutte le età.
Fatti una passeggiata…Nonno in grotta… Peccato che la persona in questione sia un istruttore di speleologia con anni di esperienza! A voi non capita mai un incidente vero? Tutti perfettini..?? Vedremo voi quando avrete 60 anni (che comunque non sono 80!)
Ma chi paga questi interventi?? Io spero il sessantenne..
Cerchi di scendere dalla nuvola, giovane brillante! Il “nonno” , come lo definisce stupidamente Lei, è più sveglio di Lei ed è assicurato contro eventuali infortuni. E non va in giro a cercare pericoli, ma grazie a lui e ad altri come lui si sta mappando il territorio sottosuolo. Prima di fare battute sciocche sarebbe bene informarsi!
Avete ragione, l’eta conta poco….mi piacerebbe sapere chi paga i vari interventi di recupero in montagna…adesso è arrivata anche la neve è da domani tutti si sentono alpinisti, tanti bravi e preparati, tanti (speriamo di no) si faranno male, e forse qualcuno anche si perderà…
Confido che le spese di soccorso vengano anche divise con i malcapitati…
Giusto, chi si mette in situazioni pericolose solo per suo divertimento, che paghi almeno parte degli interventi di soccorso.
Per esempio, un pendolare verrà soccorso gratis, ma i ragazzetti che vanno a sbattere tornando dalla discoteca o andando al mare dovranno pagare. Dopotutto, le strade sono ben più pericolose delle montagne o delle grotte, e gli interventi per soccorrere chi ci va a zonzo ci costano molto.