Faccia a faccia a Fusine tra i vertici Weissenfels e Sergio Bolzonello
È stato un “cordiale incontro conoscitivo” quello svoltosi a Fusine tra i nuovi vertici italiani del gruppo giapponese Kito – che ha acquistato la Weissenfels – e il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello. La riunione, svoltasi all’interno dello stabilimento della frazione tarvisiana, è servita innanzitutto all’assessore regionale per incontrare di persona i rappresentanti nipponici e capire da loro quali siano le progettualità con le quali la nuova proprietà intende rilanciare i prodotti realizzati nella fabbrica dell’alto Friuli.
Al vertice hanno partecipato anche i rappresentanti udinesi dell’Api, che hanno seguito da vicino la vicenda riguardante il passaggio del pacchetto azionario della Weissenfels al colosso giapponese. Uno scambio di vedute, quello tra le parti, “dal quale emerge – ha spiegato Bolzonello al termine dell’incontro – la solidità del gruppo giapponese. Ciò consente di porre le basi per riportare sul mercato mondiale un prodotto che si è sempre distinto per la sua qualità. Il colloquio ha messo in evidenza che la nuova proprietà ha idee chiare sul futuro, strategie imprenditoriali concrete e volontà di investire su questo stabilimento che rappresenta per loro un punto importante nello scacchiere europeo. Possiamo quindi affermare che i propositi per fare bene ci siano tutti”.
Per l’occasione i vertici dell’azienda hanno illustrato al vicepresidente Bolzonello quali possano essere alcuni degli interventi da compiere nella zona per consentire all’azienda di svolgere al meglio la propria attività. A tal proposito l’assessore regionale ha assicurato che “le richieste avanzate dalla nuova Weissenfels verranno prese in considerazione e vagliate dalla Regione”. Bolzonello ha infine sottolineato alla dirigenza l’importanza del nuovo corso intrapreso dalla Weissenfels sia per quanto riguarda l’aspetto produttivo che occupazionale. Il vicepresidente ha infatti ricordato che un’impresa storica, come quella con sede in Valromana, è sempre stata un’azienda di valore per il manifatturiero del Friuli Venezia Giulia e che, con la sua attività, ha garantito occupazione per la montagna friulana.
Adesso si fanno vedere. No comment..