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Fagagna/Ovaro, l’allarme di Pezzetta: «Le materie prime scarseggiano»

L’allarme lo lancia lo storico marchio Pezzetta, casa madre a Fagagna e filiale produttiva a Luincis di Ovaro, reduce da una più che positiva presenza ad “Anuga” di Colonia (Germania), la più importante fiera del food&beverage a livello mondiale, che ha riaperto i battenti dando uno spirito positivo e di ritorno alla “normalità” tra gli operatori.

«Le presenze sono state buone e i contatti ci rendono ottimisti per il futuro – afferma soddisfatto Marco Pezzetta, alla guida dell’azienda insieme al fratello Paolo -. La proposta casearia riguardava la nostra produzione, rigorosamente friulana e di montagna con i nostri affinamenti che sono stati molto apprezzati tra gli operatori, passando dall’intramontabile Montasio DOP con le sue 4 stagionature, al classico frico con patate e le sue varianti, ovvero speck, erbe, radicchio, e novità dell’anno il frico di mont con formaggi di Ovaro e cipolla. Notevole interesse hanno avuto i prodotti di capra e le linee dei preparati per condimenti, ovvero “cacio & pepe” e “quattro formaggi”, dedicati al cliente che vuole ottimizzare i tempi e li può usare per paste o risotti da riscaldare semplicemente in padella».

«Se la domanda food è più che incoraggiante – spiega l’imprenditore -, a preoccuparci è la scarsità di materie prime, i suoi rincari e i tempi lunghissimi per le consegne in molteplici settori, ma che incidono sulla nostra produzione. Se un macchinario si rompe o ha bisogno di manutenzione nei nostri stabilimenti non si trovano i ricambi e se si riescono a reperire hanno tempi di consegna insostenibili e costi elevati. Questa situazione oramai sta contrassegnando il 2021 e non meno allarmante è l’aumento della prezzo dell’energia, che inevitabilmente avrà ricadute sul costo della lavorazione dei prodotti».

La ripresa post pandemia, dunque, ha due facce e conferma l’interdipendenza tra tutti i settori economici. Per Pezzetta, oltre 15 milioni di fatturato, di cui una percentuale a due cifre destinato all’estero e 40 dipendenti nell’intero Gruppo, questa è una stagione in cui l’obiettivo è capitalizzare il forte interesse riscontrato sulle piazze internazionali per i propri prodotti, attuando in contemporanea strategie per evitare al minimo i rincari mantenendo sempre alto il livello qualitativo della proposta e dei servizi forniti.