Fatte esplodere le prime micro-cariche sul costone instabile di Passo Monte Croce Carnico
Anas ha eseguito la prima demolizione degli ammassi di roccia instabile lungo la statale 52 bis “Carnica” al Passo di Monte Croce Carnico a Paluzza. La massa demolita era costituita da uno sperone di roccia di 500 metri cubi, separato dal versante della montagna da una frattura verticale larga alcune decine di centimetri. La demolizione è stata eseguita con l’utilizzo microcariche di esplosivo. Come previsto, l’abbattimento di questo sperone ha comportato anche la caduta di altri 200-300 metri cubi di versante roccioso ad esso collegati per un totale di circa 800 metri cubi di roccia.
La demolizione controllata è stata preceduta dalla chiusura di tutta l’area circostante con l’ausilio delle Forze dell’Ordine. Inoltre, prima della volata è stato effettuato un sorvolo con droni per verificare l’assenza di persone nella zona circostante.
Anas ha avviato a maggio la prima fase dei lavori che ha consentito, tramite l’impiego costante di circa 10 persone tra personale tecnico specializzato e maestranze, di realizzare le vie di accesso alla parte rocciosa e il consolidamento con chiodi e funi della parte del versante adiacente alla zona interessata dalla frana oltre all’installazione delle microcariche di esplosivo.
Nel breve termine si procederà con ulteriori abbattimenti di minore entità che saranno eseguiti anche con l’ausilio di mezzi meccanici per la profilatura del versante e il disgaggio dei massi instabili ancora presenti.
Completate le demolizioni, sarà avviata l’installazione delle barriere paramassi necessarie a consentire l’inizio dei lavori di ripristino della strada, gravemente danneggiata dalla frana, in condizioni di piena sicurezza con l’obbiettivo di riaprire al traffico la statale 52 bis entro fine anno.
L’intervento è cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
(foto di Alberto Cella)