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Fedriga: «È vitale mantenere gli sportelli bancari sul territorio»

“La desertificazione bancaria è una grave perdita soprattutto per le aree interne e montane di un territorio. Non si tratta solamente di servizi che oggi possono essere erogati attraverso le nuove tecnologie, che però non sono ancora alla portata di tutti i cittadini come, per esempio, a una parte della popolazione anziana. Si tratta invece di un impoverimento per le piccole comunità che da sempre trovano nella banca un punto di riferimento essenziale”.
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga che questa mattina ha preso parte a Trieste alla nona tappa della campagna “Chiusura filiali? No, grazie”, promossa in tutta Italia dalla Uil e dalla Uilca.
“La perdita di questi sportelli è drammatica per l’intero territorio di una regione. Il compito delle istituzioni – ha sottolineato Fedriga – deve essere invece quello di creare quelle opportunità in grado di mettere le persone nelle condizioni di rimanere in quelle aree dove oggi è più forte lo spopolamento”.
“In Friuli Venezia Giulia – ha aggiunto il governatore – stiamo mettendo in campo investimenti importanti proprio per contrastare questi fenomeni e per generare nuove occasioni occupazionali e di sviluppo economico”.
Secondo i promotori dell’iniziativa in Italia dal 2018 al 2022, gli sportelli bancari sono diminuiti del 17,4% (-4.423). Le persone senza questi istituti sono il 6,8% del totale popolazione Italia: 4.017.185, pari all’intera regione del Piemonte. I comuni serviti sono scesi del 10,9% (-583). Il trend negativo coinvolge anche l’aspetto occupazionale: 14.020 dipendenti in meno nel settore (-5%).
In Friuli Venezia Giulia dal 2018 al 2022 gli sportelli sono calati del 15,1% (-104) e le persone prive di questo servizio sono il 4,8% (57.413). Dei 322 Comuni in regione solo il 48% (153) presenta una filiale. Per l’aspetto occupazionale Uil e Uilca rilevano un calo di dipendenti di 915 unità (-16,9%).
“Rivolgiamo un appello agli istituti, soprattutto quelli del territorio, affinché – nei limiti della propria sostenibilità economica – possano mantenere questi presidi che – ha concluso Fedriga – sono vitali per le nostre comunità”.

(nella foto Fedriga con il segretario generale Uilca Fulvio Furlan)