Studio Nord News https://www.studionord.news/ Le notizie dall'Alto Friuli in un click Fri, 03 Jan 2025 16:33:59 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.1 https://www.studionord.news/wp-content/uploads/2023/10/cropped-Senza-titolo-1-32x32.jpg Studio Nord News https://www.studionord.news/ 32 32 Borse di studio comunali per gli studenti meritevoli di Bordano https://www.studionord.news/borse-di-studio-comunali-per-gli-studenti-meritevoli-di-bordano/ Fri, 03 Jan 2025 14:57:42 +0000 https://www.studionord.news/?p=208200 Riguarda i ragazzi frequentanti l'ultimo triennio delle scuole superiori

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A Bordano sono state istituite per la prima volta le Borse di Studio comunali rivolte agli studenti meritevoli che frequentano l’ultimo triennio delle scuole superiori e che sono residenti nel comune. In particolare, destinatari di questo beneficio, saranno gli studenti frequentanti le classi terze e quarte aventi la media aritmetica dei voti più elevata, mentre per coloro che frequentano la classe quinta, la borsa di studio verrà erogata allo studente che ha conseguito il maggior punteggio all’esame di maturità.

“La scopo di questo provvedimento è quello di valorizzare e sostenere il profitto degli studenti capaci e meritevoli, incentivando altresì i giovani a perseguire il proprio percorso scolastico oltre la soglia dell’obbligo favorendo così la crescita culturale della comunità –
spiega il sindaco Gianluigi Colomba -. Per approfondire il tema dell’importanza dello studio è fondamentale partire dal concetto di cultura, intesa come conoscenza, un valore che amplia la nostra mente, che ci guida all’istruzione, all’informazione e ci permette di creare una coscienza e un bagaglio di esperienze che ci indirizza verso altri orizzonti e altre soluzioni. Studiare, quindi, consente di acquisire nuove conoscenze, di poter esprimere delle opinioni e di sviluppare il nostro modo di pensare, formando quindi un pensiero critico. La conoscenza è anche sinonimo di progresso: grazie alla conoscenza l’uomo è passato nel corso dei millenni da vivere nelle grotte a vivere in case riscaldate e dotate di ogni comodità immaginabile. Lo studio e la conoscenza hanno portato ad alcune delle scoperte più sensazionali nel corso della storia ed è ciò che continua e continuerà a portare progresso nelle società moderne. La delibera di approvazione del Regolamento è passata favorevolmente in Consiglio, trovando la maggioranza compatta sulla volontà di adottare questo provvedimento mentre la minoranza ha preferito astenersi“, conclude il sindaco.

L’assessore Thomas Forgiarini

Sul tema interviene anche l’assessore alle Politiche Giovanili Thomas Forgiarini: “L’istituzione per la prima volta nella storia di questo comune delle Borse di Studio dimostra ancora una volta la vicinanza e il riguardo che quest’Amministrazione possiede nei confronti dei giovani. L’obiettivo non è solamente è di premiare i ragazzi che si danno da fare durante il percorso di studi obbligatorio ma anche quello di affiancarli durante il periodo successivo, cercando di spronarli a continuare con gli studi universitari coprendo con questo beneficio una buona parte delle tasse accademiche. Riprova di ciò è che per quest’anno l’importo destinato al ragazzo più meritevole frequentante l’ultimo anno delle superiori è fissato in € 1000, una cifra che sicuramente farà comodo ad un ragazzo che ha appena concluso le superiori e vuole apprestarsi ad entrare all’Università. Per i ragazzi meritevoli che frequentano invece le classi terze e quarte l’importo è fissato rispettivamente in 400 e in 600 euro. Il consiglio che posso dare ai ragazzi – conclude Forgiarini – è quello di partecipare e di non esitare a contattarmi qualora ravvisassero la necessità di chiedermi informazioni e delucidazioni sulla tematica”.

Il regolamento e i moduli appositi per partecipare al Bando saranno presto disponibili.

(in copertina il sindaco Gianluigi Colomba)

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A Gemona arriva “Les Virtuoses”, uno show per pianoforte e fuochi d’artificio https://www.studionord.news/a-gemona-arriva-les-virtuoses-uno-show-per-pianoforte-e-fuochi-dartificio/ Fri, 03 Jan 2025 10:37:45 +0000 https://www.studionord.news/?p=208209 Sul palco i fratelli Mathias e Julien Cadez. artisti poliedrici che uniscono musica, recitazione e magia

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ll 2025 del Circuito ERT si apre con il brillante spettacolo dei fratelli Mathias e Julien Cadez, artisti poliedrici che uniscono musica, recitazione e magia. Les Virtuoses, il titolo dello show, ha già conquistato il pubblico con oltre 500 repliche in otto anni grazie alla sua inedita fusione di musica, magia e umorismo. I due fratelli francesi saranno in Italia in esclusiva per il Circuito ERT con due appuntamenti: giovedì 9 gennaio al Teatro Sociale di Gemona del Friuli e venerdì 10 gennaio al Teatro Zancanaro di Sacile. Entrambe le serate inizieranno alle 20.45; a Sacile lo spettacolo fa parte del percorso Altri Linguaggi.

Un solo pianoforte, due pianisti: attorno a questo filo conduttore si snoda l’universo creativo di Les Virtuoses. In scena, il pubblico assisterà a un recital esplosivo, dove due personaggi esilaranti si sfidano in una gara di ingegno e virtuosismo. Lo spettacolo mescola con maestria gli elementi della musica classica, della magia e della commedia in stile Chaplin, proponendo uno show senza parole, capace di comunicare una poesia visiva e musicale. Con quattro mani esperte – e un pizzico di malizia – Mathias e Julien trasformano il repertorio classico in un gioco sorprendente, spaziando da Vivaldi a Mozart e oltre.

Figli d’arte, i fratelli Cadez hanno studiato pianoforte al Conservatorio di Lille. Anche se le loro carriere da concertisti sembravano già tracciate, fin da piccoli non riuscivano a restare composti davanti alla tastiera: bastava poco per vederli invertire melodie, suonare a testa in giù o far comparire colombe dagli spartiti, sfruttando il talento ereditato dai genitori illusionisti. «Cullati dagli spettacoli di magia dei nostri genitori, abbiamo sempre vissuto la musica attraverso l’esperienza del palcoscenico, dietro le quinte o nascosti dietro il sipario. Ogni sera, sotto i nostri occhi di bambini, i trucchi di magia rimanevano inafferrabili. Ogni sera, la stessa musica risuonava. Ben presto, bastavano poche note di quella musica per ritrovare quell’ondata di emozione, mescolata a orgoglio e tensione, che ci invadeva quando il sipario si alzava. Diventati musicisti, abbiamo voluto ritrovare quella sottile alchimia tra suoni, immagini, movimento… Abbiamo voluto che il pianoforte si sollevasse e si posasse su un palcoscenico teatrale. Le corde hanno subito fatto vibrare le tavole. Sono emersi due personaggi, in bianco e nero, come i tasti del pianoforte. E la musica si è impadronita di quella magia che viveva in noi, come un nuovo mondo in cui poteva esprimersi».

Maggiori dettagli e informazioni sulle prevendite al sito ertfvg.it.

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Quattro spettacoli con la rassegna “C’è Teatro!” di San Daniele https://www.studionord.news/quattro-spettacoli-con-la-rassegna-ce-teatro-di-san-daniele/ Fri, 03 Jan 2025 10:49:49 +0000 https://www.studionord.news/?p=208212 Il 2025 si apre col teatro amatoriale grazie al Gruppo di Arte Drammatica Quintino Ronchi

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Il 2025 si apre col teatro amatoriale a San Daniele del Friuli grazie alla rassegna “C’è Teatro!”, patrocinata dal Comune ed organizzata dal Gruppo di Arte Drammatica (G.A.D.) Quintino Ronchi, compagnia teatrale storica del Sandanielese, che già da diversi anni porta le filodrammatiche regionali sul palco dell’Auditorium Alla Fratta (nella foto). L’appuntamento prenderà il via il 10 gennaio e si articolerà in quattro venerdì sera che regaleranno un interessante a vario spaccato della scena teatrale amatoriale del territorio.

Il programma si presenta come un mosaico di esperienze narrative ed emotive, pensato per coinvolgere e appassionare un pubblico eterogeneo, capace di spaziare dalla commedia più leggera e brillante, all’ironia più delicata, senza dimenticare un doveroso omaggio alla tradizione culturale e linguistica del Friuli.
La prima serata – venerdì 10 gennaio – vedrà in scena la Compagnia Teatrale di Ragogna “Robic” con la rappresentazione “Busedalôf”, un’opera che promette di regalare momenti di puro divertimento misto a leggerezza e riflessione. La settimana successiva, il 17 gennaio, sarà la volta della Compagnia Lis Anforis di Sevegliano di Bagnaria Arsa, che presenterà “Cocis e melôns te so stagjôns”, uno spettacolo comico brillante autenticamente friulano. Il 31 gennaio, il palcoscenico sarà affidato alla compagnia Teatro Estragone di San Vito al Tagliamento, che porterà in scena “Nei panni di Cyrano”, un’opera ispirata al celebre personaggio di Cyrano de Bergerac con sulla scena, unica mattatrice, Norina Benedetti: sarà un viaggio nel dietro le quinte di un allestimento teatrale insieme alle sfaccettature dell’adolescenza. La rassegna si concluderà il 7 febbraio con uno spettacolo speciale: “Une volte… a San Denêl”, un omaggio al passato culturale di San Daniele che celebrerà le opere di Quintino Ronchi, Dree Sflacje e Pieri di San Denêl: personaggi, risate, comicità e drammi di un Friuli e di una San Daniele che non c’è più. Dopo la fortunata e apprezzatissima formula dello scorso autunno presso la Biblioteca Guarneriana Antica, lo spettacolo vedrà di nuovo protagonisti gli attori del G.A.D. Quintino Ronchi e il gruppo musicale KM Zero, in un mix perfetto tra musica e teatro che saprà toccare le corde dell’anima.

Ogni serata avrà inizio alle 20:45. I biglietti (7 euro) potranno essere acquistati in prevendita presso la Libreria W. Meister, Piazza Vittorio Emanuele I, San Daniele del Friuli (0432 941271) o direttamente in teatro la sera dello spettacolo. Per ulteriori informazioni inviare una email a gadronchi@yahoo.it.

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Saldi invernali, gli 8 consigli di Consumatori Attivi https://www.studionord.news/saldi-invernali-gli-8-consigli-di-consumatori-attivi/ Fri, 03 Jan 2025 09:38:52 +0000 https://www.studionord.news/?p=208204 La spesa stimata dall'associazione udinese di 123 euro a persona, per circa 4,5 miliardi di spesa complessiva

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Da sabato 4 gennaio iniziano i saldi invernali (che si concluderanno il 31 marzo). La spesa che stima Consumatori Attivi è di 123 euro a persona, per circa 4,5 miliardi di spesa complessiva. Si prenderanno meno capi e si spenderà proporzionalmente di più a causa dell’impennata dei prezzi che ha colpito anche il settore dell’abbigliamento, calzature comprese.
“Di certo è una delle occasioni per acquistare capi di qualità ad un costo più conveniente – spiega la presidente dell’associazione con sede a Udine Barbara Puschiasis -. Le vendite promozionali possibili durante l’anno hanno attenuato l’attesa dei saldi così come l’acquisto di capi d’abbigliamento low cost sta diventando sempre di più una alternativa tutto l’anno per chi non vuole rinunciare ad un guardaroba sempre aggiornato. La nota negativa di questa tendenza è la mancanza di attenzione per l’ambiente (dopo poco diventano rifiuto) e le condizioni di lavoro di chi li produce (sfruttamento di lavoro in paesi dove le condizioni dei lavoratori non sono tutelate)”.

Questi i consigli per i saldi di Comsumatori Attivi:
1. In considerazione degli sconti. è preferibile prediligere l’acquisto di capi di qualità che possano accompagnarci per diverso tempo;
2. Se il capo acquistato è viziato. possiamo chiedere la riparazione o la sostituzione. Se questi rimedi non sono possibili allora si può pretendere la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto con la restituzione dei soldi pagati;
3. È bene diffidare da sconti superiori al 50%. Potrebbero essere fasulli o riguardare beni di altre stagioni. Il commerciante è tenuto ad indicare il prezzo più basso del prodotto praticato al pubblico negli ultimi 30 giorni, la percentuale di sconto applicato e il prezzo finale;
4. Il diritto di ripensamento o il cambio del prodotto non difettoso entro i 14 giorni dall’acquisto è previsto solo se il bene non viene acquistato in un negozio fisico;
5. I beni in saldo devono essere esposti separatamente da quelli outlet o della prossima stagione;
6. Il commerciante può rifiutarsi di far provare il capo. In tal caso, se il bene non vi convince, cambiate negozio!;
7. Tutti i commercianti sono obbligati ad accettare pagamenti con Pos a meno che non ci sia un guasto tecnico. In caso contrario la sanzione è di 30 euro oltre il 4% del valore della transazione rifiutata.
8. Fissiamoci un budget per gli acquisti.

 

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“Borghi e Presepi” di Sutrio si avvia alla conclusione con altri appuntamenti https://www.studionord.news/borghi-e-presepi-di-sutrio-si-avvia-alla-conclusione-con-altri-appuntamenti/ Fri, 03 Jan 2025 07:50:28 +0000 https://www.studionord.news/?p=208184 Previsti laboratori per bambini e la rappresentazione del Presepe vivente

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Ultimi appuntamenti a Sutrio per l’edizione 2024-2025 di Borghi e Presepi, organizzati dalla Pro Loco in collaborazione con l’amministrazione comunale e le associazioni locali.
Venerdì 3 gennaio dalle 15 alle 18 nella sala polifunzionale (via Roma 35/A) ci sarà un laboratorio per bambine e bambini con Chiara Selenati. Verrà realizzato un kit goloso per cioccolata calda.
Sabato 4, stessa sede e orari, è previsto un laboratorio di mosaico a tema Befana, sempre per i più piccoli, con Antonella Cappelletti e Tiziana Beltramini. Per entrambi i laboratori il costo di partecipazione è di 5 euro, non è necessaria la prenotazione e si può prendere parte al laboratorio in ogni momento.
Domenica 5 dalle 16 lungo le vie del paese, con finale nell’Ort di Sior Matie (via Roma 35/B), rappresentazione del Presepe vivente a cura del gruppo teatrale di Sutrio e del Coro Sutrio inCanta,  con la partecipazione della comunità locale e dei paesi limitrofi.
La rassegna “Borghi e Presepi” è visitabile fino al giorno dell’Epifania dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19.
Continuano anche le attività de La Via del Natale (CLICCA QUI PER LE INFO) ed è ancora visitabile la mostra fotografica “henta-mani” dell’artista Laura Plozner van Ganz, aperta da mattina fino a sera nella sala polifunzionale.

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Il punto sul Tagliamento nel convegno di Enemonzo https://www.studionord.news/il-punto-sul-tagliamento-nel-convegno-di-enemonzo/ Fri, 03 Jan 2025 08:34:37 +0000 https://www.studionord.news/?p=208191 L'incontro è promosso da Circolo Legambiente della Carnia-Val Canale-Canal del Ferro, Comitato per la Tutela delle Acque del Bacino Montano del Tagliamento, Comitato Gian Francesco da Tolmezzo e altre associazioni

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“Se qualcuno, a maggior ragione se a farlo fosse un’importante autorità istituzionale, riferendosi al Terremoto del Friuli del 1976 lo chiamasse, in modo riduttivo, Terremoto di Osoppo o Terremoto di Maiano, non esiteremmo a balzare sulla sedia e a correggerlo immediatamente”. Sceglie questo paragone Marco Lepre, presidente del circolo Legambiente della Carnia, per presentare i presupposti del convegno sul Tagliamento in programma ad Enemonzo sabato 4 gennaio alle 15.30 nella sala convegni del centro sociale.

“In effetti – spiega Lepre – c’è un grosso equivoco, non si capisce se voluto (da coloro che cercano di giustificare la costruzione di un grande sbarramento che riduca per la bassa pianura il rischio di esondazioni del Tagliamento) o frutto semplicemente di ignoranza e superficialità: ogni volta che si ricorda l’alluvione del 1966 in Friuli, si parla solo di Latisana e dei suoi morti. Lo scorso 4 novembre, ricorrenza dell’evento, nell’aula del Consiglio Regionale riunita per l’Audizione della Commissione Ambiente, si è osservato un minuto di silenzio per le vittime di Latisana! Ora, con tutto il rispetto per i morti e per chi teme di vedere allagati i piani bassi della propria casa, dal 1966 in qua Latisana e Lignano hanno dovuto fare i conti solo con la paura, ma dagli argini del fiume non è traboccata una sola goccia e men che meno ci sono state perdite umane. È bene sottolineare poi che, dei diciotto morti registrati nel novembre del 1966 nella nostra regione, nessuno abitava a Latisana. Le vittime recuperate in quella località furono infatti quattro veronesi, di origine isontina, il cui veicolo fu travolto a Latisanotta perché si trovarono sfortunatamente a transitare al culmine della piena. Ben diversa era la situazione della montagna: basterà ricordare i paesi della Carnia isolati per giorni, le frane e i ponti distrutti, le segherie spazzate vie dalla furia delle acque e la decina di morti, a cominciare dal sindaco di Forni Avoltri Riccardo Romanin, inghiottito da una voragine apertasi sul ponte del Degano, mentre con la sua auto si recava assieme al tecnico comunale e a due operai a prestare i primi soccorsi alla popolazione. Il discorso è valido anche per gli eventi successivi: la montagna ha sempre pagato di più, basti citare i quattro morti di Paularo del 1983 o i due di Ugovizza del 2003”. 

“Oggi – prosegue Lepre – di questo non si parla. Come abbiamo ascoltato all’Audizione di Trieste dalla Giunta Regionale, dalla viceministra all’Ambiente e dalla segretaria dell’Autorità di Bacino, l’obiettivo sembra essere uno solo: realizzare, finalmente, quella grande opera che dovrebbe difendere Latisana e alcuni insediamenti turistici di Lignano dal rischio di esondazioni. Quali vantaggi e quale sicurezza ne deriverebbero per i territori posti a monte della “traversa” prevista a Dignano? Nessuno, come è fin troppo facile immaginare. Eppure, fin da piccoli ci hanno insegnato, grazie all’esperienza e alla saggezza dei nostri vecchi, che la pianura si salva innanzitutto in montagna, con la cura e la manutenzione del territorio. Lo avevano capito subito i Sindaci della Carnia, che, riuniti a Tolmezzo il 10 novembre 1966, a nemmeno una settimana dall’alluvione, individuavano le cause del disastro nell’irrazionale ed eccessivo disboscamento effettuato durante il secondo conflitto mondiale, nell’abbandono delle attività agricole nelle aree più marginali e nell’indiscriminato sfruttamento idroelettrico. La montagna, cioè, pagava il prezzo dell’abbandono e delle sue condizioni di sottosviluppo.

Queste considerazioni hanno portato gli organizzatori del Convegno di Enemonzo (oltre al circolo di Legambiente ci sono il Comitato Popolare per la Tutela delle Acque del Bacino Montano del Tagliamento, il Comitato Gian Francesco da Tolmezzo di Socchieve ed altre associazioni) a sottolineare la necessità di tutelare, dalla sorgente fino alla foce, le caratteristiche naturali del Tagliamento, definito dagli studiosi di tutta Europa il “Re dei fiumi alpini”, ma “penalizzato nel suo tratto superiore da indiscriminati prelievi a scopo idroelettrico ed irriguo e di considerarlo come uno ed indivisibile, quando si tratta di pianificare, con equilibrio e saggezza, gli interventi lungo tutto il suo corso – aggiunge Lepre -. In montagna questo significa ripristinare quell’utilizzo plurimo e diversificato che, come non si stanca di ripetere Franceschino Barazzutti, costituiva la base della nostra consolidata cultura dell’acqua e l’essenza stessa della civiltà alpina”. 

Il convegno, patrocinato dai Comuni di Ampezzo, Enemonzo, Socchieve, Tolmezzo e Verzegnis, sarà dunque un’occasione per ascoltare esperti e studiosi di vari ambiti, uniti dall’impegno e dalla passione che hanno dedicato alla conoscenza del principale fiume della regione e per rendersi conto del progetto di “Traversa” previsto a Dignano, sul quale si stanno confrontando con visioni contrapposte i Comuni della Bassa Friulana e quelli del Medio Friuli.

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Per la 27ª volta la Befana scende dal campanile di Forni di Sopra https://www.studionord.news/per-la-27a-volta-la-befana-scende-dal-campanile-di-forni-di-sopra/ Fri, 03 Jan 2025 07:04:12 +0000 https://www.studionord.news/?p=208176 La manifestazione è ideata e curata fin dagli esordi dal Corpo Nazionale del Soccorso Alpino fornese

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Domenica 5 gennaio , dopo la Santa Messa serale dell’Epifania (presumibilmente verso le 19.15), si terrà la 27ª edizione della discesa della Befana dal campanile della chiesa parrocchiale di Forni di Sopra.
Si tratta di una manifestazione ideata e curata fin dagli esordi dal Corpo Nazionale del Soccorso Alpino fornese e da sempre molto seguita, soprattutto dai bambini, che partecipano in gran numero.
La suggestiva calata dal campanile avviene lungo una teleferica in corde, una manovra che viene utilizzata dal Soccorso Alpino per attraversare forre e canali profondi. Due resistenti funi fanno da supporto al carico, mentre un’altra fune manovrata dai soccorritori regola il trasferimento del carico lungo il tragitto. La nasuta vecchietta a cavalcioni della scopa (nella realtà una ragazza del paese) porta con sé un lampioncino ed una gerla piena di doni per i bambini che la attendono sul sagrato. La discesa avviene al buio dai 46 metri di altezza del campanile, uno dei più alti del Friuli, viene interrotta a metà da uno spettacolo pirotecnico e si conclude con l’atterraggio davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta e la distribuzione dei doni.

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Unarma: «A rischio chiusura le caserme dei Carabinieri di Ampezzo e Comeglians» https://www.studionord.news/unarma-a-rischio-chiusura-le-caserme-dei-carabinieri-di-ampezzo-e-comeglians/ Fri, 03 Jan 2025 09:11:30 +0000 https://www.studionord.news/?p=208194 L'assocazione sindacale carabinieri spiega che il contratto è scaduto il 31 dicembre 2024 e non è stato ancora rinnovato

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Le caserme dei Carabinieri di Ampezzo e Comeglians rischiano la chiusura, un evento che potrebbe lasciare un territorio molto vasto senza la presenza di alcun presidio delle Forze di Polizia, costringendo i residenti a percorrere fino ad un’ora di strade di montagna per poter fare una denuncia e di converso attendere un’ora l’arrivo di una pattuglia in caso di necessità. Il contratto è scaduto il 31 dicembre 2024 e non è stato ancora rinnovato. “Se non si interviene immediatamente, l’Arma potrebbe essere costretta a rilasciare gli immobili che ospitano due stazioni dei Carabinieri”, commenta Gabriele Camilli, segretario regionale aggiunto di Unarma, l’associazione sindacale Carabinieri.
Non è stato raggiunto l’accordo economico tra il proprietario dell’immobile, che chiede un aumento pari al doppio dei canoni di locazione, e la Prefettura di Udine che ritiene esageratamente esosa la richiesta economica: “Io posso capire la posizione della Prefettura, vista l’esosa richiesta dei proprietari dell’immobile, tuttavia una soluzione che tenga conto della sicurezza dei cittadini e del benessere del personale deve essere trovata e nel più breve tempo possibile – afferma il vice segretario generale provinciale di Unarma Marco Gaetano Garzia -. Dal punto di vista logistico, poi,
bisognerebbe vedere se le stazioni limitrofe abbiano locali, camere e servizi sufficienti ad ospitare a tempo, non meglio precisato, due stazioni Carabinieri. Parliamo pur sempre di edifici datati e concepiti secondo le esigenze di diversi decenni fa”.
Le richieste della Prefettura ai comuni interessati di individuare altri immobili per ospitare le sedi dei due Comandi Stazione, ad oggi non hanno trovato risposte adeguate. Unarma spiega che “il sindaco di Ampezzo Michele Benedetti sembrerebbe interessato ad acquistare l’immobile che ospita la Stazione Carabinieri al prezzo di mercato, ma finora non sono state date risposte certe.
In questa situazione, spiegano sempre da Unarma. sta aumentando lo sconforto dei residenti e il malessere dei Carabinieri, i quali, nell’incertezza di quel che accadrà e le implicazioni economiche che ne deriverebbero, come ad esempio gli aumenti delle spese di carburante e dei tempi di viaggio per raggiungere le nuove possibili sedi di servizio, se si desse seguito allo sfratto stanno valutando di presentare istanze di trasferimento in altri reparti”.
Secondo Marco Innocenzi, vice segretario generale regionale dell’associazione, “migliorare il benessere del personale affinché si affronti in serenità il nostro lavoro, deve essere l’obiettivo più importante della nostra Amministrazione. La nostra professione porta con sé carichi elevati di stress: se a ciò si aggiunge l’incertezza per il futuro ed i riflessi negativi dell’incertezza sulla stabilità familiare, è evidente che si avranno importanti ripercussioni anche sul lavoro, con il rischio di aprire la strada a possibili errori che il carabiniere non può permettersi di fare. Mi aspetto dalla nostra scala gerarchica un intervento risolutore per far cessare questo stato di incertezza in cui versa il personale delle stazioni di Ampezzo e Comeglians”.
“Quando mi hanno raccontato la vicenda – commenta Giada Fatale, segretario aggiunto di Unarma per la provincia di Udine -, una delle mie prime preoccupazioni è stata quella di sincerarmi che non vi fossero alloggi occupati dai carabinieri e dalle loro famiglie, conoscendo molto bene, per averle vissute, le preoccupazioni e le implicazioni connesse all’ordine di lasciare libero l’alloggio con scarso preavviso. Il trasloco, la ricerca di una nuova sistemazione abitativa, riorganizzare la propria vita e quella dei propri familiari, le spese da sostenere, sono solo alcune delle preoccupazioni che ti assalgono, creandoti un forte stato d’ansia. Tali scelte, seppur formalmente rispettose delle norme, non tengono in debito conto le conseguenze per i militari ed i loro familiari. Si dovrebbe pensare a porre dei correttivi alle procedure attualmente applicate”.
La Compagnia Carabinieri di Tolmezzo, dalla quale dipendono i Comandi Stazione interessati, dal punto di vista del territorio di competenza è tra le più vaste d’Italia, mentre la Stazione Carabinieri di Ampezzo ha il territorio più ampio della Compagnia. Secondo Unarma, “la forza organica già insufficiente a coprire l’intera area, lasciando inevitabilmente scoperte parti del territorio, presenta carenze di almeno una unità in tutti i reparti dipendenti. Se si tolgono due presidi importanti come quello di Ampezzo e Comeglians sarebbe arduo mantenere il contatto diretto con la popolazione, facendo venire meno la peculiarità dell’Arma territoriale, fonte dalla quale attingere tutte le informazioni necessarie affinché tutti i reparti e le Forze di Polizia possano svolgere al meglio la loro attività di prevenzione e repressione”.

(nella foto la Caserma di Ampezzo)

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Ilaria Scattolo di Forni Avoltri esordirà nella Coppa del Mondo di biathlon https://www.studionord.news/ilaria-scattolo-di-forni-avoltri-esordira-nella-coppa-del-mondo-di-biathlon/ Fri, 03 Jan 2025 16:00:41 +0000 https://www.studionord.news/?p=208172 A Oberhof, in Germania, non ci sarà invece Lisa Vittozzi, che prosegue il percorso di recupero

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di BRUNO TAVOSANIS

Due settimane fa avevamo ipotizzato per Ilaria Scattolo la convocazione in Coppa del Mondo dopo il successo nella sprint di Obertilliach di Ibu Cup, il circuito di secondo livello del biathlon. La ventenne del centro sportivo Esercito aveva risposto che era troppo presto e invece i tecnici italiani evidentemente la pensano diversamente, visto che giovedì prossimo a Oberhof, in Germania, per la prima volta indosserà il pettorale nel massimo circuito del fondo+tiro quasi un anno dopo l’esordio della sorella maggiore Sara, in gara nel gennaio 2024 a Anterselva. «Questa convocazione è una bellissima sorpresa, sono emozionata e felice – commenta la giovane alpina -. Ovviamente sono consapevole che ho molto ancora su cui lavorare, perciò prendo questa opportunità come un’esperienza di crescita personale. Infatti non mi pongo aspettative, se non dare il massimo». «Troppo giovane per la Coppa del Mondo? Assolutamente no», afferma l’allenatore azzurro Mirco Romanin, semplicemente fondamentale per la crescita di Ilaria e Sara quando, assieme alla famiglia, si trasferirono nel 2016 dal Comelico a Forni Avoltri per allenarsi a due passi da casa, alla Carnia Arena di Piani di Luzza. «Adoravo lo sci di fondo, ma poi Mirco, con la sua carica, è riuscito a trasmettere la sua passione anche a me», raccontava qualche anno fa Ilaria. Romanin spiega il motivo della convocazione: «Quando un atleta vince in Ibu Cup, è sempre stato chiamato per la successiva tappa di Coppa del Mondo, una linea che continueremo a seguire. Sul discorso età, ricordo che a dicembre a Le Grand Bornand, in Francia, la mass start è stata vinta dalla tedesca Selina Grotian, classe 2004 proprio come Ilaria. A vent’anni, quindi, la partecipazione alla Cdm ci può stare benissimo». Di certo pochi, praticamente nessuno, avrebbe immaginato di ritrovare Scattolo Jr ai massimi livelli a inizio gennaio, considerando i problemi fisici di fine estate-inizio autunno e la mancata convocazione alla prima tappa di Ibu Cup dopo i test interni di metà novembre. Poi però sono arrivati un secondo posto nell’Ibu Junior Cup, il circuito riservato alle Under 21, e la settimana seguente il clamoroso trionfo in Ibu Cup, dove fino a quel momento non aveva mai fatto meglio di un 36° posto. «La ragazza sta bene, l’ho vista lavorare in questi giorni a Forni Avoltri, è serena e tranquilla – racconta Romanin -. È arrivato il suo momento ed è giusto che se lo goda, dando il meglio di se. Oberhof non è semplice, perché il tracciato è tosto e si trovano spesso situazioni complicate, con tanto vento, di conseguenza il tiro farà la differenza. E Ilaria sta sparando bene». Romanin non nasconde la soddisfazione per i risultati della sua allieva: «Quando i ragazzini che crescono con te raggiungono il massimo livello, non si può che essere felici – sorride -. Significa che il lavoro effettuato in tanti anni, con la prospettiva del lungo termine, ha dato i suoi frutti». Ilaria Scattolo sarà l’unica friulana in gara in Germania, perché Daniele Cappellari, presente nelle tre tappe di dicembre, non è stato confermato e nella lista dei convocati non compare ancora il nome di Lisa Vittozzi, che come da nota della federazione “prosegue il percorso di recupero”. Evidentemente, dopo i problemi alla schiena di metà autunno, la sappadina non si sente ancora pronta per gareggiare, non riuscendo ad allenarsi al meglio. «Rimarrò a casa con lei per prepararla al meglio ed eventualmente presentarsi alla tappa successiva a Ruhpolding» dice Romanin, che da pochi giorni è diventato padre e quindi potrà seguire Lisa ma anche stare vicino alla piccola Irene e a mamma Eugenia.

(nella foto Ilaria Scattolo)

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Don Eric Michel Ndongo Ndongo vicario parrocchiale in Valcanale https://www.studionord.news/don-eric-michel-ndongo-ndongo-vicario-parrocchiale-in-valcanale/ Fri, 03 Jan 2025 14:53:10 +0000 https://www.studionord.news/?p=208215 Nuovo supporto pastorale per le Parrocchie di Tarvisio, Camporosso, Cave del Predil e Fusine in Valromana

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Nuovo supporto pastorale per le quattro Parrocchie di Tarvisio, Camporosso, Cave del Predil e Fusine in Valromana. Si tratta di don Eric Michel Ndongo Ndongo, 47 anni, camerunense, che l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba ha affianato al parroco don Emanuele Paravano. Già in servizio da alcuni mesi in Valcanale, formalmente don Ndongo Ndongo è vicario parrocchiale della sola Parrocchia di Cave del Predil, ma il sacerdote svolgerà servizio in tutte le quattro Parrocchie dell’alta Valcanale.

Don Eric Michel Ndongo Ndongo è nato nel 1977 a Bibay, cittadina del Camerun che sorge circa 250 chilometri a nord-est della capitale Yaoundé. Dopo gli studi nei seminari di Doumé e Bertoua, don Eric è stato ordinato sacerdote nel 2006 proprio a Bertoua, nella cui Diocesi è incardinato. Il suo primo incarico pastorale è stato di vicario nella Parrocchia di San Lorenzo a Tigaza, in Camerun. Fu anche nominato responsabile diocesano della Comunicazione.

Trasferito a Roma per motivi di studio, don Ndongo Ndongo ha conseguito la licenza in Scienze della Comunicazione alla Pontificia Università Salesiana (nel 2011) e, successivamente, il dottorato in Scienze della Comunicazione presso la Pontificia Università Gregoriana (nel 2015). Nella capitale è stato collaboratore della Parrocchia di San Igino papa, nella zona est di Roma.

Rientrato in Camerun, don Ndongo Ndongo è stato direttore dell’ufficio pastorale diocesano di Bertoua, insegnante di comunicazione, pastorale e omiletica presso la Facoltà teologica dell’Università cattolica dell’Africa centrale e docente di Comunicazione d’impresa all’Istituto universitario cattolico di Bertoua. Ha insegnato anche latino e dottrina sociale della Chiesa nel Seminario di Bertoua. Dal punto di vista pastorale, ha prestato servizio nella Parrocchia della Vergine dei Poveri a Koumé-Bonis.

Tornato in Italia, oltre all’impegno pastorale in Valcanale attualmente don Eric collabora con un gruppo di docenti della Facoltà di Scienze sociali della Pontificia Università Gregoriana, a Roma, per una ricerca sulla media literacy in Africa.

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