Ferrovia Gemona-Sacile, l’8 ottobre sopralluogo della Fondazione FS
Luigi Francesco Cantamessa, direttore della Fondazione Ferrovie dello Stato, sarà presente sabato 8 ottobre alle ore 18.00 all’inaugurazione della Mostra “La Ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo”, che si terrà nel Museo di Palazzo Elti a Gemona.
La Mostra è organizzata dal Comitato Pendolari Alto Friuli, con la partnership del Comune di Gemona del Friuli, della Fondazione Ferrovie dello Stato e del Messaggero Veneto.
Cantamessa inoltre ha accolto l’invito dei sindaci di Cavasso Nuovo, Sacile, Polcenigo, Meduno, Pinzano, Forgaria, Osoppo e Gemona del Friuli, a svolgere un sopralluogo lungo la linea Gemona-Sacile, per verificare se vi siano le condizioni per un rilancio della stessa da parte della Fondazione FS.
Si tratterà di un “sopralluogo informale”, che si svolgerà prima dell’inaugurazione della Mostra; il programma della visita è ancora in fase di definizione.
Cantamessa sarà accompagnato da Andrea Palese, Giorgio Picco e dagli altri referenti del Comitato Pendolari e nel corso della visita incontrerà i sindaci.
Già a marzo nel corso dell’inaugurazione della Ferrovia dei Templi ad Agrigento, lo storico rappresentante dei Pendolari, nonché consigliere comunale di Gemona, Andrea Palese, aveva incontrato Cantamessa; un primo incontro nel corso del quale il direttore di Fondazione FS aveva parlato di un possibile interessamento sulla Sacile-Gemona, e l’inserimento della linea o parte della stessa all’interno del progetto nazionale “Binari senza tempo”, che negli ultimi due anni ha permesso il recupero per finalità turistiche di varie linee della rete ferroviaria d’Italia dal 2014 (Ferrovia del Lago da Palazzolo sull’Oglio a Paratico, la Ferrovia della Val d’Orcia da Asciano a Monte Antico, la Ferrovia del Parco da Sulmona a Castel di Sangro, la Ferrovia dei Templi da Agrigento a Porto Empedocle, la Ferrovia della Valsesia da Vignale a Varallo, la Ferrovia della Val Tanaro da Ceva a Ormea), mentre su altre due linee sono in corso lavori per una loro futura riapertura (Ferrovia dell’Irpinia da Avellino a Rocchetta Sant’Antonio e la Linea Alcantara–Randazzo).
Cantamessa aveva chiarito che “l’obiettivo del progetto Binari senza tempo è unire lo Stivale, da Agrigento al Friuli. Conquisteremo anche il Nordest è il momento giusto per effettuare una rivalutazione economica della ferrovia. Il nostro principale interesse si concentra sul tratto Pinzano-Gemona, il più panoramico, ma non escludiamo un progetto più ampio”.
“Binari senza tempo” non è solo un progetto dedicato a treni storici, ma soprattutto economico, volto a promuovere un “turismo lento” e rispettoso dell’ambiente.
Un’ipotesi progettuale quella della Fondazione FS in linea con quanto prospettato dal Comitato Pendolari nei mesi scorsi: la riapertura dell’intera linea non è in discussione, tuttavia è necessario distinguere le condizioni e gli scenari, considerato che se la tratta Sacile-Maniago può essere ripristinata per un servizio tradizionale di trasporto pubblico vista la domanda effettiva e potenziale, la parte alta della linea (Maniago-Gemona) può essere valorizzata per progetti mirati allo sviluppo turistico-culturale.
“La Pedemontana deve quindi rivivere in maniera differente – dicono dal Comitato – sia sotto il tradizionale servizio di tpl mediante la rimodulazione del servizio lungo la tratta Maniago-Sacile, tenendo conto delle esigenze di mobilità di studenti e pendolari, che in base ad una nuova logica di trasporto, ispirato alla valorizzazione turistica del nostro Territorio lungo la tratta Maniago-Gemona, grazie al progetto “Binari senza Tempo” curato dalla Fondazione FS. Si tratta di realizzare un vero e proprio “progetto economico territoriale” che permetta di sfruttare al meglio la ferrovia, prestando attenzione al patrimonio dei manufatti ferroviari esistenti, valorizzandoli e trasformandoli in prospettiva turistica in veri e propri punti di interesse, con percorsi culturali e naturalistici ad hoc, oltre ad ottimizzare le potenzialità inespresse della ciclabile FVG3. La visita di Cantamessa rappresenta il primo vero e proprio segnale positivo dopo quattro anni di assoluto oblio; finalmente dopo tante chiacchiere, protocolli d’intesa e studi di fattibilità, neanche presentati alla cittadinanza, qualcosa si muove e il più autorevole Ente ferroviario italiano potrebbe affacciarsi ed interessarsi alla nostra amata Ferrovia. Un motivo in più per dimostrare l’attaccamento della gente e del territorio a questa ferrovia e pertanto vi attendiamo numerosi all’inaugurazione della Mostra a Gemona”.