Festa per i 60 anni dell’Unione Sportiva Camporosso
Sono passati sessant’anni da quel lontano 1964 quando don Mario Cernet, allora Parroco di Camporosso, insieme ad alcuni volenterosi abitanti, diede vita all’Unione Sportiva Camporosso, sodalizio sportivo capace di riunire un nutrito gruppo di ragazzi spinti da una sincera passione per lo sport. Sport ma non solo perché fin da subito l’U.S. Camporosso si distinse per la propria attività culturale legata al mantenimento delle tradizioni popolari del paese come la sagra paesana, la festa di San Nicolò e i Krampus o la Maja.
Dieci anni dopo la sua nascita, l’U.S. Camporosso, diede anche vita a uno degli eventi di maggior impatto socio-culturale e richiamo turistico per l’intera montagna friulana: la Fiaccolata del Monte Lussari divenuta ogni anno più importante per visibilità numero di partecipanti e spettatori. Inoltre sempre nel 1974, durante la prima assemblea generale che si tenne l’8 luglio, venne deliberato che l’U.S. Camporosso si sarebbe dotata di regolare statuto e si sarebbe affiliata alla F.I.S.I. (Federazione Italiana Sport Invernali) abbandonando il C.S.I. (Centro Sportivo Italiano) a cui era iscritta fin dalla sua fondazione.
A distanza di sei decenni quella voglia di unione e di appartenenza è rimasta pressoché immutata: «Questa ricorrenza – è stato il commento di Damiano Matiz, presidente dell’U.S. Camporosso – fa capire come questa società sia ancora presente nel tessuto sociale del paese. Sessant’anni fa è iniziato per la società un percorso di crescita esponenziale, nel numero di attività abbracciate e nel livello degli eventi organizzati, fino al coronamento dei tanti sforzi compiuti, sfociato nella collaborazione all’organizzazione di tre edizioni di tappe di Coppa del Mondo di sci alpino femminile sulla nostra Di Prampero e delle tante gare di Coppa Europa. Per uno come me che è stato prima modestissimo atleta, poi consigliere, quindi segretario e ora presidente, la cosa inorgoglisce non poco e sprona per il proseguo delle attività».
Nell’occasione, come detto, sono stati festeggiati anche i cinquant’anni di affiliazione alla F.I.S.I.: «L’U.S. Camporosso è una delle società di riferimento nel mondo dello sci regionale – ha sottolineato Maurizio Dunnhofer, presidente del Comitato F.I.S.I. FVG – perché qui tutti si adoperano per il bene sociale e per consentire ai bambini di fare attività dello sci cosa che per noi è fondamentale. A questo va aggiunto il fatto che il sodalizio camporossiano, nonostante sia sempre più complicato, continua a essere – grazie al grande sforzo che annualmente viene compiuto dai volontari – in prima linea nell’organizzazione di eventi importanti. A questo proposito non va dimenticato che nel 2025 Tarvisio ospiterà sulle piste “Di Prampero” e “B” i Campionati del Mondo Juniores di sci alpino e l’U.S. Camporosso sarà una delle società facenti parte l’organizzazione».
Il grande valore sociale dell’U.S. Camporosso è stato sottolineato anche dal sindaco di Tarvisio, Renzo Zanette che ha ribadito la vicinanza alla società e la soddisfazione per l’attività che viene svolta sul territorio: «Il nostro è un sentimento di stima e riconoscenza per i fondatori, per i presidenti, i dirigenti e gli allenatori che in questi anni hanno contribuito a promuovere i valori dello sport soprattutto tra i giovani. Non va poi dimenticato che l’U.S. Camporosso è un punto di riferimento importante anche per le attività di organizzazione di eventi che si rivelano strategici per quello che riguarda lo sviluppo turistico della nostra località».
A fianco dell’U.S. Camporosso anche la Regione FVG che annualmente supporta l’attività della società, come sottolineato da Stefano Mazzolini intervenuto nella doppia veste di vicepresidente del Consiglio Regionale e di tesserato: «Non potevo certo mancare alla festa per i sessant’anni della mia società sportiva che rappresenta quell’emblema di volontariato, di gente che lavora perché crede in quello che fa. Oggi come oggi non è semplice gestire una società sportiva e tutto diventa ancora più problematico se chi lo fa non ha le spalle protette dal punto di vista economico. La Regione c’è anche per dare questo tipo di risposte. È in prima fila per supportare e sostenere – anche in maniera concreta attraverso i finanziamenti – iniziative importanti come quelle che fa l’U.S. Camporosso. Perché la regione FVG potrà anche essere una regione piccola, ma è sicuramente una regione dal cuore grande».
Un particolare ringraziamento va al fatto che i festeggiamenti si siano potuti svolgere all’interno del polo parrocchiale: «Mi piace evidenziare che Camporosso è una comunità veramente unita – ha sottolineato il parroco di Camporosso don Alan Iacoponi -. Sono davvero contento che dopo sessant’anni sia ancora forte quel grande legame che univa l’Unione Sportiva Camporosso e la parrocchia e che questo spazio continui a essere un luogo importante per il bene e la crescita fisica e spirituale dei ragazzi del paese».