“Fila a Teatro sotto gli Alberi” fa tappa a Fagagna
La rassegna “Fila a Teatro sotto gli Alberi”, organizzata da Molino Rosenkranz, prosegue il suo viaggio sul territorio con altri appuntamenti gratuiti, dedicati a bambini, ragazzi e famiglie.
Musica, magia, viaggio e leggerezza sono gli ingredienti della tappa di giovedì 20 giugno a Fagagna, in un luogo particolarmente significativo e stimolante come l’Oasi dei Quadris, che non mancherà di stupire e divertire il pubblico grazie anche al suono, come di nacchere, prodotto con il becco dalle Cicogne bianche, o al ciuffo di penne nere che sbuca dalla nuca dei curiosi Ibis. In questo contesto alle 18 le artiste friulane Manola Filiputti e Fulvia Pellegrini proporanno “Il Violino magico e il misterioso viaggio delle bolle danzanti”. Grazia ed eleganza accompagnano lo spettatore in un mondo incantato di bolle di sapone: piccolissime, enormi, col fumo, col fuoco, gioiose ed inaspettate, lente e malinconiche, sinuose ed ammalianti, ma sempre delicate ed oniriche. Creature che amano la musica e si fanno accarezzare dalle mani della maga, giocando e lasciandosi un po’ addomesticare, quanto basta perché sorga meraviglia. A fine spettacolo, il pubblico potrà pendere parte ad una breve visita guidata all’Oasi e al Laboratorio ‘Un mondo di bolle’. In caso di pioggia le attività si faranno nella sala conferenze dell’Oasi.
Fila a Teatro 2024 è realizzata con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, IoSonoFVG e Fondazione Friuli e con la collaborazione dei Comuni che ospitano i vari appuntamenti. «L’idea di portare il teatro tra i giovani e nei luoghi meno baricentrici del Friuli, ma non meno attrattivi e dinamici culturalmente rispetto ai capoluoghi di provincia, ha trovato fin da subito l’entusiastico sostegno della Fondazione Friuli – commenta il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini -. Siamo contenti e soddisfatti per questo primo traguardo raggiunto dal progetto Fila a Teatro, perché dieci edizioni dimostrano la capacità di coinvolgere artisti professionisti, semplici appassionati e un pubblico di tutte le età. E magari in questi dieci anni, attraverso il suo aspetto formativo, qualche ragazzo, contagiato dalla passione per l’arte teatrale e la recitazione, ha anche intrapreso la strada che dalla platea porta al palco. Auguro quindi nuove semine e raccolti sempre più fruttuosi per la nostra comunità».